Il carcere Malaspina “apre le porte”: in mostra villa Palagonia | Torna la manifestazione “Panormus, la scuola adotta la città” /VIDEO

di Maria Teresa Camarda

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Il carcere Malaspina “apre le porte”: in mostra villa Palagonia | Torna la manifestazione “Panormus, la scuola adotta la città” /VIDEO

| venerdì 04 Aprile 2014 - 10:42

Una magnifica villa settecentesca nascosta dietro le mura di quello che per tutta Palermo è il carcere Malaspina. Le porte dell’istituto di detenzione minorile si aprono e all’interno si scopre una Palermo dimenticata: si trovano lì i resti di quella che fu villa Sperlinga Palagonia, con un immenso giardino che si estendeva fino alla attuale piazza Unità d’Italia.

Oltre che dai ragazzi del Malaspina, Villa Palagonia è stata adottata dagli studenti delle scuole “Giotto-Cipolla” e “Manzoni-Impastato” e dalla “Salvatore D’Acquisto” di Bagheria. Grazie all’iniziativa “Panormus. La scuola adotta la città”, i palermitani, durante il week end, possono scoprire questo gioiello sconosciuto, da quando nel 1933 fu trasformato nella sede dell’istituto di detenzione per i minorenni. “Un’esperienza molto bella che segna un punto importante nel percorso di reinserimento dei ragazzi che sono detenuti qui”, dice l’assessore comunale alla Scuola, Barbara Evola. “Un’iniziativa che è indissolubilmente legata ad Alessandra Siragusa, che per prima la volle e la realizzò”, prosegue Evola, ricordando l’ex assessore del Comune di Palermo, morta lo scorso 28 dicembre.

Tanti i bambini delle scuole che girano rumorosi tra le sale di quello che solitamente è un luogo riservato. Un momento di integrazione e condivisione che non può che riempire di gioia molti dei ragazzi che si trovano detenuti all’interno del carcere Malaspina. “Siamo molto felici di poter raccontare questo posto a chi ci viene a trovare – dicono Mario e Gheorghe – anche perché speriamo che in questo modo la gente possa capire chi siamo veramente, e nonna riconoscerci soltanto per ragioni per cui ci troviamo qui dentro”.

“Stiamo cerando di riportare la città all’interno dell’istituto per poi restituire i ragazzi alla città”, conclude Michelangelo Capitano, direttore dell’Istituto penale per i minori “Malaspina” di Palermo.

“Esprimo il mio apprezzamento – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – per il coinvolgimento diretto dei ragazzi dell’Istituto penale “Malaspina”. Questo è un nuovo processo del cammino di recupero di questi ragazzi e della loro partecipazione alla vita quotidiana”.

La manifestazione si concluderà il 30 maggio  (GUARDA IL PROGRAMMA COMPLETO), con una tre giorni di incontri ai Cantieri culturali della Zisa “per riflettere sui temi caldi e cari della Scuola”, spiega l’assessore Evola. I monumenti adottati sono 114 e rispetto allo scorso anno ce n’è di nuovi, proprio come Villa Palagonia all’interno del carcere Malaspina: Lega navale italiana, Nave di Pietra e Peschiera Borbonica, Chiesa dei tre Re, Palazzo Villafranca Alliata, Cappella della Casa di Cura “Pasqualino Noto”, Centro Polivalente “Madre del Divino Amore”, Convento di San Francesco d’Assisi, Cripta delle Ree pentite e Real Fonderia.

A questa edizione partecipano gli alunni di 95 scuole. Undici dell’infanzia, 15 direzioni didattiche, 8 secondarie di primo grado, 26 istituti comprensivi e 25 scuole secondarie di secondo grado.

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