Un’altra giornata all’insegna della tensione per Oscar Pistorius, torchiato dal contro-interrogatorio del procuratore, Gerrie Nel, che lo ha accusato di essere un egoista, ossessionato da se stesso, per di più negligente nel maneggiare le armi. Il procuratore ha anche bollato “uno spettacolo” le scuse in pubblico del giovane alla famiglia di Reeva. Pistorius a quel punto si è difeso, ma ha ammesso di non aver mai avuto modo di dirle che l’amava prima che morisse.
“Per valutare la vostra relazione, ci basiamo su quello che dici tu, considerato che lei l’hai uccisa”, ha esordito il procuratore, di nuovo all’attacco. Nel ha scandagliato gli scambi di messaggi sui telefonini della coppia, accusandolo di agire in maniera egoistica nei confronti della ragazza e di criticarla ingiustamente, ignorando i suoi sentimenti. Pistorius ha negato: “Non l’ho mai trattata male”. Ma quando il procuratore gli ha chiesto se Reeva mentisse quando un giorno scrisse che lui la tormentava, l’atleta ha risposto: “Lei non mentiva mai”. “Eri abbastanza forte in quella relazione -ha insistito la pubblica accusa- da dire smettila con la tua voce, cambia il tuo accento, basta mangiare chewing-gum”.
Pistorius ha cercato di dire che, quando un giorno le chiese di smettere di masticare gomme dinanzi alle telecamere, si preoccupava della immagine di lei, non della sua. Nel ha anche sottolineato che Pistorius non rispose mai al messaggio in cui Reeva gli scrisse “Sono la ragazza che si è innamorata di te”. “Abbiamo fatto una ricerca -ha insistito il procuratore- la frase ‘ti amo’ appare due volte sul cellulare di lei, rivolta alla madre”.