Una raccapricciante storia che sembra lo script di un film dell’orrore arriva dall’America. Maria de Jesus Arroyo, 80 anni, di Los Angeles è stata chiusa ancora viva dentro un box frigorifero dell’ospedale, un loculo gelido sigillato.
Gli operatori delle pompe funebri, quando sono andati a prendere il corpo per la sepoltura, hanno trovato la signora con lividi e tagli sul volto e le mani, e il naso rotto, tutte ferite che sono avvenute senza alcun dubbio prima del decesso. Il patologo non ha potuto trarre altra conclusione: “Maria era viva quando è stata posta nell’unità frigorifera. E questo di certo ha causato grande terrore e sofferenza alla signora nei suoi ultimi minuti di vita”.
Al pronto soccorso dell’ospedale l’avevano dichiarata “deceduta per infarto” ma evidentemente qualcosa non deve essere andata per il verso giusto. La donna infatti è morta per asfissia. La tragedia è avvenuta nel 2010 ma solo oggi, dopo una serie di complicati percorsi al tribunale, la corte d’Appello della California ha riconosciuto alla famiglia il diritto di far causa per malpractice medica all’ospedale di Los Angeles dove la signora ha perso la vita.
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