Parla Speziale: “Non ho mai confessato | Querelo Giletti, sono innocente”

di Redazione

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Parla Speziale: “Non ho mai confessato | Querelo Giletti, sono innocente”

| lunedì 05 Maggio 2014 - 14:52

Genny ‘a carogna, capo ultrà del Napoli sotto i riflettori dopo la finale di Coppa Italia, ha indossato una maglietta con scritto “Speziale libero”. Adesso a parlare è proprio  parlare è proprio Antonino Speziale, il tifoso catanese in carcere per la morte dell’ispettore di polizia, Filippo Raciti. Il giovane catanese che sta scontando una pena a otto anni nel carcere di Agrigento ha ricevuto, come ogni lunedì, la visita del padre Roberto.

“Io continuo a dispiacermi per il dolore dei famigliari dell’Ispettore Filippo Raciti – ha detto Antonino Speziale al padre – ma io sono innocente e non smetterò mai di gridarlo al mondo intero e spero che prima o poi questa verità venga acclarata”. L’ultrà catanese, inoltre, ha reso noto di aver dato mandato ai suoi legali, Giuseppe Lipera e Grazia Coco (nella foto Lipera con il giovane), di querelare il conduttore televisivo Massimo Giletti.

“Spiace dover constatare – scrivono in un comunicato i due avvocati –  che un giornalista televisivo di lungo corso come Massimo Giletti, conduttore del popolare programma “L’Arena” della Rai, ieri 4 Maggio, abbia trattato un argomento giudiziario, notoriamente assai controverso, ci riferiamo alla morte dell’Ispettore di Polizia Filippo Raciti avvenuta a Catania il 2/2/2007 durante il derby Catania – Palermo, senza alcun contraddittorio – scrivono in un comunicato i due avvocati – gravissima è l’affermazione del Giletti quando, davanti a milioni di telespettatori, dichiara addirittura che Speziale avrebbe confessato l’omicidio dell’Ispettore Raciti. Questo è un falso clamoroso: Antonino Speziale  si è sempre protestato innocente”.

Nel comunicato i legali del giovante tifoso catanese ribadiscono che  ”qualunque sarà la sorte finale di questo processo, resta incontrovertibilmente accertato che l’Ispettore di Polizia di Stato Filippo Raciti, morto in servizio e a causa di servizio, è un Eroe: un servitore dello Stato che ha sacrificato la sua vita nell’adempimento del dovere, ma ciò non toglie che tutt’oggi riteniamo Speziale innocente dell’evento omicidiario e continueremo a fare di tutto perché ciò emerga in un preciso provvedimento giudiziario”.

Secondo gli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco “senza volere entrare minimamente nella polemica sorta per i fatti avvenuti allo Stadio Olimpico due giorni fa, riteniamo non censurabile esternare il pensiero, che hanno milioni di Italiani del resto, che Speziale sia innocente e tale è da intendersi la scritta su quella maglietta che indossava il tifoso napoletano”.

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