Monica Lewinsky: “Umiliata dal sexgate” | L’affondo della stagista a Hillary Clinton

di Alessia Bellomo

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Monica Lewinsky: “Umiliata dal sexgate” | L’affondo della stagista a Hillary Clinton

| mercoledì 07 Maggio 2014 - 09:05

Il ritorno di Monica Lewinsky fa tremate Hillary Clinton: in una intervista al Vanity Fair, la stagista famosa per avere avuto una storia con l’allora presidente Usa Bill Clinton, rompe un silenzio lungo dieci anni. Ed è pronta a riscattarsi, mettendo i bastoni tra le ruote al treno che vorrebbe riportare la moglie di Bill alla Casa Bianca.

“Chi dice che i Clinton mi hanno pagata o minacciata per non parlare, non è mai stato così lontano dalla realtà”, racconta la Lewinsky, oggi psicologa quarantenne. Che in un certo senso “difende” Clinton: “Era una relazione consensuale”, poi ricorda “Certo il mio boss si approfittò di me, ma sarò chiara: si trattava di un rapporto tra due adulti consenzienti”.

“Gli abusi sono arrivati dopo, quando hanno fatto di me un capro espiatorio per proteggere la posizione di Bill”: il timore di colpire il potere e di subire ritorsioni avrebbe frenato la Lewinsky dal parlare. Fino ad ora: “Sino adesso sono stata timida, ma sono pronta a cambiare il finale della mia storia, costi quel che costi”.

L’articolo titola “Vergogna e sopravvivenza”: Monica racconta di come il sexgate le abbia in un certo senso rovinato la vita. “Ho rifutato offerte per 10 milioni di dollari”, racconta. Si è trasferita a Londra per il master in psicologia, poi è andata a Los Angeles, New York e infine in Oregon. Ma per trovare lavoro la Lewinsky ha avuto più di una difficoltà: “Dopo la curiosità iniziale non risultavo mai adatta. Avevo tutte le carte in regola ma poi mi dicevano che agli eventi pubblici la stampa sarebbe venuta solo per me”.

La Lewinsky parla chiaro: “Sono stata la persona più umiliata al mondo e grazie a Druge Report sono stata la prima persona globalmente umiliata su internet”. Ma la sua rabbia latente verso i Clinton è evidente quando parla di Hillary: “Accusò se stessa della relazione tra me e Bill. Poi mi ha definita mamma narcisista. Trovo che l’impulso di accusare la donna, non solo me ma anche lei stessa, sia preoccupante”.

Adesso Monica Lewinski ha deciso di “aiutare le vittime delle umiliazioni e della molestie online”, con un avvertimento che sembra diretto ai Clinton: ha intenzione di “parlare di questo argomento in ogni occasione pubblica”.

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