Argentina (1 a 0) in semifinale col minimo sforzo | Battuto il Belgio con un gol di Higuain

di Guido Monastra

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Argentina (1 a 0) in semifinale col minimo sforzo | Battuto il Belgio con un gol di Higuain

| sabato 05 Luglio 2014 - 19:54

Un altro tassello di questo Mondiale va al suo posto. L’Argentina è la terza semifinalista, ha battuto il Belgio con merito anche se la partita è stata complessivamente brutta.

E’ la vecchia regola del calcio e delle grandi manifestazioni. Quando il gioco si fa duro le superpotenze escono fuori. Più esperienza, più solidità, più abitudine a vincere e più campioni: è questo che fa la differenza. Oggi la riprova. Con Messi piuttosto svogliato (solo nel primo tempo ha fatto qualcosa e al 95′ si è divorato un gol in contropiede) è stato Higuain a decidere il match, proprio lui che nelle prime quattro partite aveva fatto sì e no tre tiri in porta.

Stavolta Higuain ha segnato subito, alla prima occasione, addomesticando la prima palla che vagava in area e trasformandola in un tiro di destro al volo, letale anche per Courtois che è senza dubbio il miglior portiere della manifestazione. Sempre di Higuain la più limpida occasione per il raddoppio, dopo un’azione personale di grande livello conclusa con un tiro che ha pizzicato la traversa.

Il Belgio, che aveva confermato le buone credenziali della vigilia, non è quasi mai stato pericoloso perchè l’Argentina ha serrato le fila, ha fatto muro e ha oscurato le fonti del gioco a cominciare da Hazard.

Certo, quando segni dopo sette minuti è tutto più facile ma il Belgio non ha mai avuto la forza di cambiare passo, gli unici scarni pericoli li ha creati con sporadici cross dalle fasce laterali sui quali l’Argentina ha sofferto. Ha fatto eccezione il finale di partita, dieci minuti in cui l’Argentina non ha avuto la capacità di uscire dalla propria metà campo e il Belgio ha buttato in area un mucchio di palloni nella speranza di una deviazione vincente.

E dopo l’erroraccio di Messi, che avrebbe dovuto chiudere la gara, il Belgio può rammaricarsi per un’occasione doppia, ispirata da Lukaku e finita con una conclusione alta. Sarebbe stata forse una beffa per l’Argentina che rivede la semifinale di un Mondiale dopo troppi anni (Italia 90, sconfitta in finale contro la Germania Ovest).

Un po’ come accaduto alla Germania o al Brasile, l’Argentina va in semifinale con il minimo sforzo. E’ una delle più serie candidate, nonostante un portiere – Romero – che è l’antitesi della tranquillità e della sicurezza.

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