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Proseguono gli scontri sulla striscia di Gaza | Continua a salire il bilancio delle vittime

Si continua a versare sangue a Gaza. Ieri sotto le bombe sono morte oltre sessanta persone di cui 17 bambini, hanno perso la vita sotto una pioggia di missili nel quartiere di Sajaya di Gaza City almeno altri nove palestinesi. I servizi di sicurezza locale parlano del ritrovamento dei sedici corpi uccisi in un raid di Iusraele tra le macerie di una casa nel sud della striscia di Gaza. Dall’inizio dell’offensiva salgono a 501 le vittime palestinesi.

Una domenica che è stata bagnata dal sangue quella di ieri. La battaglia dei cento morti, così è stata definita la giornata di ieri. Il bilancio dei morti è salito dopo i bombardamenti su Sajaya, un popoloso quartiere a ridosso di Gaza City, dove, secondo diverse fonti locali, sono morte oltre 60 persone tra cui 17 bambini. Una carneficina consumata mentre la Croce Rossa internazionale aveva chiesto ad Hamas ed Israele una tregua umanitaria di almeno due ore per portare via i feriti.

Un’ora dopo che era stato raggiunto l’accordo per la tregua umanitaria gli scontri erano già ripresi e secondo il portavoce dei servizi di pronto soccorso a Gaza il bilancio delle vittime palestinesi è saluto a 100 nella giornata di ieri. Secondo Israele il colpevole della fine della breve tregua sarebbero stati proprio i palestinesi che poco dopo l’inizio del cessate il fuoco avevano ripreso i combattimenti.

Intanto Israele smentisce in modo ufficiale il rapimento di un soldato, Shaul Aaron, alle Nazioni unite dal suo ambasciatore. Era stata la tv locale a dare la notizia che le brigate Ezzedin al Qassam avevano rapito il militare: “Nessun soldato – dichiara il portavoce di Israele – israeliano è stato rapito, queste voci sono false”:

 

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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