Con le minacce e le ritorsioni vendevano, ad ignari cittadini, riviste e abbonamenti falsi. Nell’operazione scattata alle prime ore del giovedì sono state indagate 27 persone in tutto il territorio nazionale. Il reato di cui sono accusati è quello di associazione a delinquere finalizzata al compimento di truffe ed estorsioni.
Da questo sarebbe nato un giro di affari quantificabile intorno alle centinaia di migliaia di euro. L’operazione è stata messa in atto in un lavoro congiunto di polizia locale, polizia, carabinieri e guarda di finanza che hanno eseguito 42 perquisizioni nei confronti degli indagati e di 15 società di Milano e della provincia.
Le attività degli investigatori sono iniziate l’anno scorso in seguito alle molte denunce e querele dei cittadini. Grazie a queste si è riuscita ad individuare un’organizzazione criminale composta da innumerevoli società satellite che hanno raggirato, attraverso i call center, molti cittadini convincendoli ad abbonarsi a diverse riviste di settore.
Le riviste che venivano imposte erano per lo più riconducibili alle forze dell’ordine e alle forze armate, ma non erano autorizzate o comunque non erano quelle ufficiali. Alle vittime venivano imposti degli abbonamenti sotto minaccia di ritorsioni, gli stessi operatori dei call center si spacciavano per poliziotti o carabinieri o addirittura funzionari dei tribunali, impegnati nella diffusione delle riviste o nel recupero di crediti inesistenti relativi al pagamento, non dovuto, di abbonamenti e recessi contrattuali relativi a questi.