Cresce il numero di casi per cui chi è vittima del “cattivo uso del potere giudiziario” potrà appellarsi. All’interno della riforma della Giustizia sono state incluse le linee guida sulla responsabilità civile dei magistrati tra cui sono state incluse anche “le ipotesi di violazione manifesta delle norme applicate ovvero manifesto errore nella rilevazione dei fatti e delle prove”.
Il meccanismo di responsabilità rimarrà comunque indiretto senza quindi la possibilità del singolo cittadino di rivalersi sul magistrato. L’azione sarà condotta nei confronti dello Stato che poi deciderà se procedere o meno nei confronti del magistrato.
Le nuove linee guida prevedono l’obbligo di rivalsa nel caso di una grave negligenza. “L’azione – si legge – di rivalsa nei confronti del magistrato, esercitabile quando la violazione risulti essere stata determinata da negligenza inescusabile, diverrà obbligatoria”.