Frontex Plus, a Lampedusa barche pronte per essere distrutte

di Alessia Rotolo

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Frontex Plus, a Lampedusa barche pronte per essere distrutte

| giovedì 28 Agosto 2014 - 17:09

Sono state sistemate nella zona del campo sportivo in attesa di essere distrutte. Succede a Lampedusa dove una cinquantina di barche usate dai trafficanti di morte sono state predisposte per essere demolite come previsto da Frontex plus.

Ieri il Ministro Angelino Alfano, incontrando il commissario agli Affari interni dell’Ue Cecilia Malmstroem a Bruxelles, ha annunciato che Mare Nostrum è destinata ad essere sostituita da Frontex Plus. L’obiettivo è fare partire Frontex Plus e poi fermare Mare Nostrum, che era nata come operazione a tempo. Le imbarcazioni fatiscenti, recuperate in mare e sottoposte a sequestro e successivamente a confisca devono essere distrutte.

Della loro custodia si occupa l’Agenzia delle Dogane e il loro destino è la distruzione. Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, sta lavorando per fare in modo che una parte possa essere riutilizzata. “Si potrebbe usare parte della materia prima come il legno oppure i motori ancora funzionanti – spiega Nicolini – oppure utilizzarli a fini museali facendone dei monumenti a ricordo di questo grande dramma umanitario”. La legge al momento lo vieta, perchè essendo i mezzi usati per la commissione di un reato non possono essere riassegnati. Così depositati in aree di stoccaggio attendono di essere distrutti.

 

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