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Nel mondo un suicidio ogni quaranta secondi | L’Oms: “Mancano le strategie di prevenzione”

Ogni quaranta secondi una persona, nel mondo, decide di togliersi la vita. Il dato choc è fornito dall’Organizzazione mondiale della Sanità, che ha presentato a Ginevra il primo “Rapporto sulla prevenzione del suicidio”. Secondo lo studio dell’Oms, fondato sulla raccolta di dieci anni di ricerche e dati da tutto il mondo, a compiere questi gesto estremo sono oltre 800mila persone ogni anno.

Numeri alti, espressione di un disagio che non conosce confini geografici. Eppure, si precisa, “solo 28 Paesi hanno messo in campo strategie nazionali per la prevenzione del suicidio”. Circa il 75% del totale dei suicidi avviene nei Paesi a basso e medio reddito. Avvelenamento, impiccagione e armi da fuoco sono i metodi più diffusi. L’incidenza dei suicidi è più alta nella fascia di età over-70. Tuttavia, in alcuni Paesi le incidenze più alte si registrano invece tra i giovani.

Globalmente, avverte l’Oms, il suicidio è la seconda causa di morte nella fascia di età 15-29 anni. Una tendenza che è possibile prevenire adottando strategie ad hoc. Da qui il richiamo dell’Oms ai governi nazionali affinchè stabiliscano un coordinato piano di azione per ridurre i suicidi a livello mondiale. Dallo studio emerge, ad esempio, che le malattie psichiche costituiscono il rischio più importante. La diagnosi precoce e la cura della depressione, così come la creazione di sportelli di aiuto per persone in situazioni di crisi sono considerate misure di prevenzione centrali.

Un monito che arriva alla vigilia delle Giornate Mondiali per la Prevenzione del Suicidio, il 10 e 11 settembre.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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