Serviva una vittoria per continuare a sperare dopo l’ingresso traumatico nel Pool E (composto da Polonia 9 punti, Francia 7 punti, Serbia 6 punti, Iran 5 punti, USA 4 punti, Argentina 3 punti e Australia 0 punti) con soli due punti all’attivo. Invece a Lodz è arrivata l’ennesima prestazione deludente della Nazionale di Berruto contro la Serbia, formazione certamente non irresistibile, che ha avuto la meglio contro gli azzurri con il punteggio di 25-19 29-27 25-22.
Berruto deve fare a meno dell’infortunato Zaytsev, al suo posto c’è Vettori. In palleggio Travica rileva Baranowicz. In avvio di gara il sestetto di Berutto non convince, la sensazione è che nulla sia cambiato rispetto alle deludenti prestazioni offerte nella prima fase della rassegna contitnentale. Ad un passo dal tracollo sul 20-13, l’Italia ha uno scatto d’orgoglio riuscendosi a portare sul 25-19.
Troppi errori nel servizio e poca inventiva negli attacchi, l’Italvolley deve cambiare marcia nel secondo set. La Serbia prende nuovamente il largo nelle battute iniziali, ma questa volta la reazione degli azzurri è veemente. Punto su punto, attacco su attacco, l’Italia riesce a portarsi sul 20-19 prima del grande recupero sul 27 pari. Atanasijevic è una spina nel fianco costante per gli avversari, il secondo set si chiude ai vantaggi sul 29-27 per il parziale 2-0 che spegne quasi del tutto qualsiasi ambizione italiana per il passaggio al turno successivo.
Il terzo set è solo una lunga agonia verso il 3-0 finale. Vincere il terzo round non servirebbe quasi a nulla in ottica qualificazione, ma gli uomini di Berruto vogliono dare comunque un segnale. Arriva un combattuto 25-22, adesso toccherà onorare l’Europeo nei tre incontri rimanenti.
