A Juventus e Roma sono bastate cinque giornate, circa 450 minuti, per mettere in chiaro come anche in questa edizione della Serie A, ci si debba accontentare di vedere due sole squadre in lotta per il titolo finale. Napoli, Milan e, soprattutto, Inter hanno dimostrato di non essere competitive. Un’amara realtà che ormai da diversi anni fa da contorno al calcio italiano.
Si dice che il campo non menta mai. Certamente meno della classifica e dei suoi punteggi. Il vantaggio di bianconeri e giallorossi sul terzo posto (occupato dalla Samp a 11 punti) è tuttosommato colmabile. Il divario tecnico, invece, non lo è. Non ce ne voglia il simpatico patron blucerchiato Ferrero ed il mite Pozzo, ma i quattro punti di distanza tra le prime due e corazzate e le formazioni “inseguitrici”, difficilmente rimarrà invariato nei prossimi turni.
Juventus e Roma navigano ad una media impressionante. Cinque vittorie consecutive in cinque giornate. Dieci gol realizzati e zero subiti per i bianconeri, nove reti messe a segno ed una sola al passivo per i capitolini. Il tutto, per arricchire l’opera, inframmezzato da due ottimi esordi in Champions contro il Malmoe (sconfitto 2-o a Torino) e il CSKA Mosca, asfaltato 5-1 davanti ai 50.000 dell’Olimpico. Risultati conseguiti tramite bel gioco e tanta qualità.
Martedì la Roma sarà impegnata sul campo del Manchester City in un incontro cruciale per il cammino europeo dei giallorossi. Una vittoria all’Etihad Stadium avrebbe un’importanza capitale, un mezzo passo in avanti verso il superamento della fase a gironi. Garcia ritroverà Iturbe, questa la lista dei convocati: Cholevas, Cole, Curci, De Sanctis, Destro, Florenzi, Gervinho, Iturbe, Keita, Ljajic, Maicon, Manolas, Nainggolan, Paredes, Pjanic, Skorupski, Somma, Torosidis, Totti, Yanga-Mbiwa.
Poi toccherà alla Juventus dimostrare di saper vincere e convincere anche in Champions, di avere acquisito la cosiddetta “mentalità europea”. L’avversario è l’Atletico Madrid di Simeone, vice campione in carica attualmente terzo nella Liga alle spalle di Valencia e Barcellona. Sabato ha sconfitto 4-0 il Siviglia, un biglietto da visita niente male che però non spaventa Allegri: “Per noi è un passaggio fondamentale per approdare agli ottavi, quindi bisogna andare lì con tutta la serenità, cercando di giocare una bella partita a livello tecnico. È l’unico modo per arginare una squadra che a livello fisico dà grande intensità, specie in casa”.
Per le due italiane, però, gli impegni di coppa saranno solo il preludio di un fine settimana altrettanto determinante. Forse anche di più, perché domenica (alle 18) sarà la volta di Juventus-Roma. Un grande classico che quest’anno avrà valenza doppia. In palio c’è il primo scontro diretto della stagione, un’occasione per tentare la prima fuga in solitaria verso la vetta.