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Gol fantasma, Messina: “Errore in Samp-Palermo, è ora di introdurre la tecnologia”

Il gol-non gol di Morganella in Sampdoria-Palermo ha riaperto il dibattito sull’introduzione della tecnologia nel campionato italiano. Una decisa ed autorevole presa di posizione al riguardo è giunta da Domenico Messina, designatore arbitrale: “Più occhi abbiamo a disposizione e meglio è. E’ arrivato il momento di introdurre la tecnologia“.

“A un arbitro non fa mai piacere vedere un proprio errore finire in prima pagina. In questo momento la classe arbitrale è molto dispiaciuta, perché questi errori non piacciono, vorremmo sempre evitarli – ha detto Messina a Radio Anch’io lo sport in onda su RadioRaiIl gol alla Samp non convalidato al Palermo è il primo errore certificato”. 

Inutile reagire alle critiche, per Messina bisogna risolvere il problema alla radice: “Non mi fanno arrabbiare le critiche, perché è nel diritto di tutti esprimere un giudizio sull’operato arbitrale. La cosa che mi fa molto arrabbiare è quando le critiche sfondano il muro del personale, intaccando l’integrità morale della classe arbitrale”.

A Genova e Udine ci sono state situazioni uguali, nel senso che il pallone si è posizionato in prossimità o dopo la linea di porta, ma in realtà sono azioni diverse: a Genova c’è stato un tiro molto forte, quindi la rapidità d’esecuzione ha facilitato purtroppo l’errata decisione – prosegue l’ex arbitro – in Udinese-Roma l’azione è stata più lenta, con l’arbitro posizionato all’interno dell’area, dunque capace di cogliere l’accaduto”.

La soluzione si chiama “Gol Line Tecnology”, Messina è stato chiaro: “E’ arrivato il momento di introdurre la tecnologia, perchè tutto il mondo lo vuole, perché in questo ultimo mese è successo qualcosa mai accaduto prima. Ricordiamo una cosa, però: quello di ieri a Genova è il primo vero errore certificato degli ultimi tre anni sul gol-non gol, perché ancora oggi si discute se quello di Udinese-Roma era gol, mentre in Milan-Udinese non è stato dimostrato”

“Se aggiungiamo la tecnologia all’occhio umano, può essere un vantaggio per gli arbitri e per il calcio – dichiara Messina – Noi diciamo sempre agli addizionali di stare mezzo metro dietro al palo, per una migliore visibilità, ma nell’occasione di un tiro a 100 km/h, tutto resta teoria. Vorrei fare un plauso a Iachini, per avere accettato con fair-play l’errore“.

È possibile quindi pensare ad una felice convivenza tra la tecnologia e classe arbitrale: “Gli addizionali e la gol-line technology sono due cose diverse, possono convivere, anche se poi diventa un problema di costi. Non si possono tagliare le spese per la preparazione degli arbitri. La qualità degli arbitri non è identica, la qualità delle partite non è la stessa”.

“Se io avessi la possibilità di far giocare queste partite su sette giorni diversi – continua – probabilmente farei designazioni diverse. In questo momento devo fare i conti con l’organico che in Serie A è di 20 arbitri, non di 21, perché ho Celi infortunato. Devo utilizzare necessariamente gli arbitri di Serie B che non sono personaggi caduti dal cielo, ma gente con 12-15 anni di arbitraggi alle spalle”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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