Sono 18 i morti durante i disordini di ieri in Egitto in occasione del quarto anniversario della rivoluzione di Tahrir, che culminò con la cacciata di Hosni Mubarak.
I feriti sarebbero almeno 50 secondo quanto riferisce il ministero della Sanità. Almeno due persone sono morte nel governatorato di Beheira, due nel distretto di Matariya, al Cairo, e una ad Alessandria in base a quanto affermato da un funzionario del ministero della Sanità.
Non si sa ancora dove siano stati uccisi gli altri. Ad Alessandria è stata denunciata anche la morte di un manifestante islamista ucciso dalle forze di polizia. Diversi gruppi giovanili affiliati con l’Alleanza nazionale per la difesa della legittimità sono scesi in piazza nel centro della capitale, mentre il movimento giovanile 6 aprile, ha convocato manifestazioni in molte piazze centrali del Cairo, come Abdel-Moneim Riyad, Abdeen, Opera, Bab Al-Louk e Talaat Harb, per protestare contro la polizia per l’uccisione dell’attivista socialista Shaimaa al Sabbag.
Intanto sono stati rilasciati i figli dell’ex presidente egiziano, Hosni Mubarak. La scarcerazione per Alaa e Gamal Mubarak, sotto processo per corruzione, è stata disposta al termine del periodo di 18 mesi di custodia cautelare in attesa della sentenza.
Il loro rilascio potrebbe innescare nuove tensioni in Egitto e la situazione potrebbe precipitare con la liberazione dell’ex rais, detenuto in un ospedale militare. Secondo fonti giudiziarie, Mubarak potrebbe presto tornare in libertà, poiché non è stato ancora condannato in via definitiva.
La Cassazione ha annullato per vizi procedurali la condanna all’ergastolo per l’omicidio dei manifestanti durante la rivolta del 2011 e ha disposto la riapertura del processo in appello per appropriazione indebita.