Crocetta prende le distanze da Faraone: “Nessuno lo ha autorizzato a utilizzare il nostro simbolo”

di Redazione

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Crocetta prende le distanze da Faraone: “Nessuno lo ha autorizzato a utilizzare il nostro simbolo”

| lunedì 09 Febbraio 2015 - 15:33

Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, prende le distanze da Giuseppe Faraone, consigliere comunale di Palermo iscritto al gruppo del Megafono e arrestato questa mattina nell’ambito di una maxi operazione antimafia “Apocalisse 2”. “Sì, conosco Giuseppe Faraone, l’ho incontrato una paio di volte, mi ha chiesto favori – ha riferito il governatore siciliano – e io ho rifiutato di farglieli. Il suo nome poi è venuto fuori in una inchiesta e abbiamo preso le distanze da lui”.

E ancora, Crocetta sottolinea che Faraone al comune di Palermo “non è stato eletto con la lista il Megafono”, movimento che fa capo proprio al governatore e aggiunge che “nessuno lo ha autorizzato a utilizzare il nome e il simbolo”. Riguardo alla candidatura del consigliere alle regionali del 2012 con la lista ‘il Megafono’, Crocetta afferma: “Presentò una auto-dichiarazione”. Faraone risultò il primo dei non eletti, con 2.085 voti.

Il consigliere comunale di Palermo, che, come detto, risulta iscritto al gruppo consiliare ‘Megafono-Noi con Salvini’, è stato arrestato per concorso in tentativo di estorsione con l’accusa di avere chiesto soldi a un imprenditore per conto del boss di San Lorenzo, Francesco D’Alessandro.

“Meno male che l’hanno arrestato, questa vicenda dimostra che quelli che non vogliamo vanno alla Lega Nord”, ha ironizzato Crocetta, dopo le voci di un avvicinamento di Faraone al movimento “Noi con Salvini”. “Ci sono una serie di personaggi che si vogliono riciclare, Salvini in Sicilia deve stare attento, rischia di imbarcare criminali”, aggiunge il presidente della Sicilia. Crocetta aggiunge: “La Lega nord rischia di diventare il taxi per tutto un vecchio sistema di potere siciliano. Ho visto Salvini allegro durante la sua visita a Palermo, a lui dico tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Salvini sta giocando col fuoco“.

Ma il leader della Lega Nord ha già annunciato querele per chi accosti il nome di Faraone al movimento che ha lanciato per la conquista del Meridione d’Italia.

 

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