Le devastazioni degli hooligan olandesi del Feyenoord scatenano le polemiche politiche. Tutti contro tutti, con la richiesta di dimissioni a più livelli per non aver saputo gestire l’ordine pubblico e la sicurezza. Nel banco degli imputati il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Attacca Matteo Salvini, segretario della Lega Nord su Facebook: “Tifosi olandesi devastano Roma. Il prefetto di Roma dovrebbe dimettersi, il suo capo Alfano dovrebbe dimettersi e chiedere scusa”.
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Anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha chiesto un incontro ad Alfano, al rientro dagli Stati Uniti. “Abbiamo appuntamento per verificare cosa è accaduto”, ha detto il primo cittadino della Capitale. Piazza di Spagna è stata ripulita, i danni alla Barcaccia non sono gravissimi “ma – dice il sindaco – l’offesa alla citta’ rimane”.
Ed è evidente che “la gestione della sicurezza ha falle grandi e intollerabili. Azioni di questo tipo non possono accadere. Le forze dell’ordine devono continuare a fare il loro lavoro, ma questa volta ci sono delle responsabilità chiare in quanto successo. Dimissioni di prefetto e questore? Non spetta a me fare questa richieste e valutazioni, il mio unico pensiero va alla sicurezza della città e dei romani. Registro che l`altra sera, preoccupato per i primi arresti, ho chiamato ma dalla Prefettura sono stato rincuorato”. Intervistato dal quotidiano romano “Il Messaggero”, Marino ha chiesto insomma che vengano individuate le responsabilità per le devastazioni a piazza di Spagna da parte degli ultras olandesi.
“C’è stata – ha continuato Marino – anche un’ordinanza del prefetto che ha proibito la vendita di alcolici ma questi barbari se li sono portati da soli nelle loro borse e nei loro zaini. Ho appreso che le forze di sicurezza italiane sapevano che, su questi 4.000-5.000 tifosi, 500 erano stati definiti pericolosi dalle autorità del loro Paese. Credo che la gestione dei vertici della sicurezza – non certo il lavoro degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine – sia stata effettivamente carente”.
I DISORDINI A PIAZZA DI SPAGNA
Il primo vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, olandese ma romanista doc, ha commentato su Fb quanto accaduto nella Capitale: “Ho visto le immagini – ha detto – posso sostenere pienamente le parole del premier Matteo Renzi: la cattiva condotta dei tifosi del Feyenoord è segno di barbarie e di maleducazione. I miei pensieri sono con i poliziotti feriti e con i cittadini di Roma, la città che per me è una seconda casa da più di 40 anni. Questo comportamento non ha posto nel calcio. È necessario un approccio rigido, perché lo sport non può essere danneggiato e oscurato dalla violenza dei teppisti”
Sdegnato anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini: “È una vergogna. Non sono tifosi, sono vandali.Spero che adesso ci siano punizioni esemplari”. Mentre il commissario europeo allo Sport, Tibor Navracsis, twitta:”La violenza non spazio nello sport, dentro e fuori lo stadio”.
La condanna ai fatti di Roma arriva anche dal club olandese, per voce del dg del Feyenoord, Eric Gudde. Sia pure con un sostanziale distinguo: “Ciò che è accaduto è assolutamente riprovevole. Quando si va in una città si dovrebbe lasciare tutto come lo si è trovato. Ma La Uefa decide su quanto che si verifica nello stadio e come si è visto l’Olimpico è stato lasciato immacolato. Penso che la Roma subirà una multa salata per lancio di fumogeni”.