Centinaia di lavoratori del call center Almaviva Contact hanno manifestato davanti alla sede dell’ex Fabbrica Sandron, a Palermo, dove oggi e domani si tiene la “Leopolda” del Pd siciliano.
Sono circa 6 mila gli operatori del gruppo in Sicilia nelle sedi di Palermo e Catania: circa 1.500 gli esuberi annunciati dall’azienda se dovesse andare in fumo la commessa per i servizi della Wind, che per i capoluogo siciliano potrebbe comportare anche la chiusura di una delle due sedi palermitane. Durante il sit-in il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha incontrato i lavoratori che urlano “il lavoro è un diritto” e “il lavoro non si tocca”. Delrio poi dal palco delle Leopolda siciliana ha posto l’accento sull’importanza per i politici di entrare in contatto con i bisogni della gente.
> DELRIO: “LA POLITICA DEVE STARE TRA LA GENTE”
“Non era informato sulla vertenza – hanno spiegato Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani e Eliana Puma Rsu Fistel – abbiamo chiesto di sapere cosa sta facendo il governo nazionale per impedire che l’azienda abbandoni la Sicilia e per la regolamentazione del settore”. Il sottosegretario ha assicurato una risposta entro una settimana. In un documento unitario Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl, con lo slogan #IosonoalmaViva , auspicano l’intervento del governo nazionale e regionale e annunciano una serie di iniziative di protesta, tra cui un pacchetto di scioperi.
