Salvare il Parma e garantire la regolarità del campionato. Per il presidente del Coni Giovanni Malagò, la Lega di Serie A non può avere altre preoccupazioni: “La cosa più importante è che nell’assemblea di Lega di venerdì, i colleghi di questo fantascientifico e pittoresco personaggio in fondo alla catena, trovino il modo di salvaguardare almeno la parte sportiva e dare una regolarità al campionato che di fatto sarebbe anomalo se il Parma non dovesse tornare a giocare”.
“Sull’argomento ho espresso già le mie opinioni. Sono società private, società per azioni, con scopo di lucro e anche quotate in borsa e quindi assoggettate a normative della Consob – dichiara Malagò nel corso della trasmissione Rai “Agorà” – La vicenda, più che grottesca, direi che è inverosimile. E ora c’è un insieme di responsabilità che vede ognuno dire che non c’entra nulla e questo è totalmente inaccettabile”.
A destare preoccupazione, fa intendere il numero uno dello sport italiano – è la recidività: “L’anno scorso è accaduto con il Siena, era doveroso che qualcuno provvedesse affinché non accadessero più certe cose, ma questa è molto peggio. Si sono battuti tutti i record di indebitamento in poco tempo, i non ho mai lesinato considerazioni critiche nei confronti di questo mondo”.
“La Serie A in Italia oggi è considerata il quarto campionato in Europa e come numero di spettatori davanti c’è anche il campionato messicano e quello indiano. I signori del calcio si difendono chiedendo se c’è un ambito in cui l’Italia è quarta o quinta al mondo – conclude Malagò – La cosa brutta è che prima eravamo i primi. Come il turismo, oggi siamo quinti, ma vent’anni fa eravamo primi. Chi ha gestito le cose in passato dovrebbe farsi un esame di coscienza”.