Un duro risveglio per il Toro di Giampiero Ventura. Dopo l’impresa del San Mamés e l’ottimo momento di forma vissuto in campionato, i granata vengono fortemente ridimensionati in terra russa dallo Zenit San Pietroburgo, padrone del campo ed autore di un 2-0 che dà sicurezza in ottica qualificazione. Nulla è definitivamente compromesso, ma è chiaro che all’Olimpico servirà ben altro per ribaltare il risultato.
Incontro segnato dall’espulsione di Benassi per doppio giallo al 27′. Un vantaggio che non può essere concesso ad una squadra come quella allenata da Villas Boas, infarcita di giocatori fisici e tecnici. Dopo un lungo assedio, Witsel sblocca il risultato al 38′: tiro di Smolnikov, Padelli respinge e tap-in vincente del belga per il meritato 1-0.
Nel secondo tempo il Toro continua a soffrire tremendamente la pressione dei padroni di casa. Si gioca solo nella metà campo granata, impossibile per lo Zenit non trovare anche il raddoppio. Al 53′ deliziosa triangolazione tra Hulk e Danny: l’attaccante verdeoro tira e colpisce il palo, ma Criscito è lesto a fiondarsi sul pallone per il gol del 2-0. Nei minuti finali timida reazione del Torino, ma lo Zenit non rischia praticamente nulla.
