Grandi opere, Lupi: “Domani mi dimetto” | Vertice a palazzo Chigi con Renzi e Alfano

di Maria Teresa Camarda

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Grandi opere, Lupi: “Domani mi dimetto” | Vertice a palazzo Chigi con Renzi e Alfano

| giovedì 19 Marzo 2015 - 15:49

Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ha annunciato che lascerà il suo incarico domani dopo l’informativa alla Camera prevista per le 11. Il ministro  lo ha anticipato durante la registrazione della trasmissione “Porta a Porta”: “Domani mi dimetto, il mio gesto rafforza il governo”. Lupi, anche se non è indagato, è rimasto coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti per le Grandi Opere per cui è finito in manette il super consulente del Ministero Ercole Incalza.

Da più parti, comprese le forze politiche della maggioranza, era arrivata la richiesta di dimissioni. La possibilità di un passo indietro dell’esponente del Nuovo Centrodestra è stata al centro dell’incontro di questa mattina a Palazzo Chigi tra il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Interno, e leader di Ncd, Angelino Alfano.

A incastrare il ministro una telefonata a Ercole Incalza in cui gli chiede “se è disponibile a ricevere in ufficio al ministero a Roma, nello stesso pomeriggio, il figlio Luca, per avere ‘consulenze e suggerimenti'”. Secondo gli investigatori, il riferimento è a un lavoro per il figlio del ministro. “Quando vuoi”, è la risposta di Incalza.

Poche ore dopo, Luca Lupi è nell’ufficio di Incalza. Sono le 13.33 dell’8 gennaio 2014. “Ascolta – dice Lupi – se fra un quarto d’ora ti mando questo che è venuto da Milano a Roma a far due chiacchiere? Nel senso di avere consulenze e suggerimenti eccetera. Viene mio figlio Luca, no, quando vuoi, dimmi a che ora te lo faccio venire in modo che…”. Incalza, viene ricostruito, dà la sua disponibilità per ricevere Luca Lupi nello stesso pomeriggio: “Quando vuoi, ma figurati! Nessun problema! O adesso o alle cinque, quando finisce il Tesoro, no?”. Lupi preferisce che il figlio parli con Incalza subito: “No, allora conviene che venga adesso, così…”. Alle 14.29, annotano gli investigatori, Incalza chiama Stefano Perotti e gli chiede quando può essere a Roma. Perotti risponde: “Posso arrivare venerdì se vuoi”. Incalza, continua l’annotazione, “si rivolge a una persona che è nel suo ufficio (Luca Lupi) e gli chiede se gli va bene fissare l’incontro con Stefano Perotti per venerdì 10 gennaio”. Poi Perotti chiede: “Chi è questo?” e Incalza gli fa capire che è Luca Lupi. “Il figlio di Maurizio!”.

Intanto, per domani mattina alle 11, è confermata l’informativa alla Camera del ministro sull’inchiesta Grandi Opere.

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