Un appello disperato direttamente dal proprio asilo. Dopo mesi di silenzio, Julian Assange lancia un appello disperato alla Francia: “La mia vita è in pericolo”. Sul quotidiano francese Le Monde, il fondatore di Wikileaks attualmente rifugiato presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, chiede al presidente francese Francois Hollande di accoglierlo. L’Eliseo, però, ha fatto sapere di non essere disposto ad accoglierlo.
Nella sua lettera, Assange ripercorre i suoi ultimi anni: dai documenti segreti su Wikileaks ai suoi guai giudiziari legati al mandato di arresto emesso dalle autorità svedesi per un’aggressione a sfondo sessuale. Julian Assange si è sempre dichiarato innocente, la sua più grande paura è quella di essere estradato negli Stati Uniti dove è accusato per le pubblicazioni di documenti coperti da segreto.