Rossi c’è. Valentino ha difeso la testa della classifica iridata grazie al terzo posto conquistato nel GP di Indianapolis, mantenendo a +9 il vantaggio sullo storico rivale Lorenzo, fermo al secondo posto ma sempre pronto a insidiare il primato del compagno di squadra alla Yamaha.
Chissà come sarebbe finita, poi, se il ‘Dottore’ fosse riuscito a far meglio dell’ottavo tempo nelle qualifiche: “Fare bene in qualifica è decisamente un mio limite – ammette Rossi dopo la gara statunitense – ci devo lavorare, perché in gara vado forte dunque non dico di partire dalla pole, ma almeno dalla seconda fila”.
Ad oggi, Rossi ha conquistato 10 podi consecutivi in altrettante gare: “Quella del podio è una buona abitudine che non bisogna perdere – assicura – soprattutto in gare come quella di Indianapolis, dove abbiamo anche stravolto la moto per poter trovare qualcosa che ci aiutasse durante la corsa”.
Il terzo posto strappato a Pedrosa sa tanto di rivincita: “Con Dani sono riuscito a fare una bella battaglia e alla fine l’ho passato nella curva due; credo che lui non ci sia rimasto benissimo, ma per me è stata un po’ una rivincita perché lui mi aveva battuto al Sachsenring. E poi, dopo tutta la fatica che ho fatto, un terzo posto è di certo meglio che quarto!”.
Le prossime gare potrebbero rivelarsi decisive per la battaglia in vetta alla classifica: “Agosto sarà un mese difficile per noi, perché ci saranno anche Brno e Silverstone – spiega Rossi – In Repubblica Ceca, sulla carta, potrei fare bene, ma anche lì Jorge e Marc (Lorenzo e Marquez, ndr) vanno forte”.
“A Silverstone – continua – Lorenzo va veramente forte, gli ho visto fare delle cose incredibili lì, ma anche Marquez non scherza. Bisognerà tenere botta anche in queste piste. L’importante è che nelle piste dove la nostra moto può fare bene io cerchi sempre di batterlo”.
A ‘Indy’, Marquez ha dato una grossa mano a Rossi, impedendo a Lorenzo di vincere; se continua così, però, sarà proprio Marc l’insidia numero uno per il ‘Dottore’: “A voi giornalisti questa cosa delle alleanze piace molto – dice Valentino – ma in pista nessuno ci pensa. Non ci sono alleanze, ma ognuno cerca di fare del suo meglio, una volta ti può andare bene e un’altra male”, conclude il nove volte campione del mondo.
