La guerra del latte arriva nella Capitale: centinaia di allevatori venuti dalle campagne stanno da questa mattina stringendo “d’assedio” l’Antitrust per chiedere di intervenire per ristabilire l’equilibrio contrattuale di fronte allo strapotere della multinazionale francese Lactalis che dopo aver comprato i marchi nazionali Parmalat, Invernizzi, Galbani, Locatelli e Cademartori è diventata di gran lunga il primo gruppo sul mercato italiano e mondiale nei prodotti lattiero caseari.
Lo rende noto Coldiretti, precisando che la sede dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato è presidiata dalle 8,30 con cartelli e striscioni gialli con le scritte “Antitrust devi tutelare il lavoro degli allevatori giusto prezzo per allevatori e consumatori”, “Stop alle speculazioni”, “Dalla stalla alla tavola il prezzo del latte aumenta 4 volte”, “Chi attacca il Made in Italy attacca l’Italia”, ma anche “Antitrust, un silenzio assordante”. Gli allevatori denunciano che il latte sottopagato al di sotto dei costi di produzione sta provocando la chiusura delle stalle.
Dopo una settimana di proteste e mobilitazioni dalle industrie ai supermercati di tutta Italia, a spingere gli allevatori della Coldiretti a Roma davanti all’Antitrust è stata la provocatoria proposta dell’aumento di un centesimo al litro del prezzo del latte alla stalla presentata dall’industria al tavolo convocato al ministero delle Politiche Agricole.