Per prevenire oltre 800 mila morti tra i bambini di tutto il mondo basterebbe ricorrere all’allattamento al seno in modo più prolungato. È questo il risultato della ricerca “Breastfeeding Series“, pubblicata sulla rivista Lancet e presentata all’Organizzazione mondiale della sanità a Washington. Periodi prolungati di allattamento eviterebbero la metà dei casi di dissenteria, ma anche un terzo delle infezioni respiratorie nei bambini. E non solo.
L’allattamento giova anche alla mamma, che eviterebbe così di ammalarsi di tumore alle ovaie e al seno: per ciascun anno di allattamento una donna diminuisce del 6% la possibilità di contrarre cancro al seno e avrebbe benefici anche contro il rischio di tumore alle ovaie. Secondo alcune statistiche, ogni anno 20 mila casi di cancro al seno sono stati evitati grazie a questa pratica.
“Gli studi – ha detto Flavia Bustreo vice direttore generale, Salute della famiglia, delle donne e dei bambini dell’Oms – dimostrano che l’allattamento materno del bambino ha un impatto favorevole sulla sua crescita psichica e mentale nell’età adulta. Per questo motivo dovrebbe essere esclusivo per i primi 6 mesi di vita del bambino e proseguito, attraverso una dieta integrata con altri cibi, fino al compimento dei primi 2 anni”.