Il Consiglio generale ha eletto a scrutinio segreto Vincenzo Boccia, come nuovo presidente designato di Confindustria con 100 voti. Per l’elezione definitiva andrà al voto dell’assemblea privata il prossimo 25 giugno. L’industriale bolognese Alberto Vacchi, ha avuto 91 dei voti espressi dal consiglio generale di via dell’Astronomia. Una scheda bianca.
Una differenza in termini di voti abbastanza sottile che lascia presagire più di un problema. Il termine “spaccatura” è forse eccessivo ma c’è anche una dichiarazione abbastanza esplicita di Luca di Montezemolo che ha detto “Abbiamo perso l’occasione di una svolta”.
Boccia è nato a Salerno nel 1964, è sposato ed ha due figlie. Laureato in Economia e Commercio, è amministratore delegato di Arti Grafiche Boccia, azienda di famiglia che opera nel settore grafico da oltre 50 anni. La società conta 160 dipendenti ed ha un fatturato di oltre 40 milioni di euro per un terzo realizzato all’estero. Ha uffici, infatti, anche in Francia, Germania, Danimarca e Libano. L’attività di Boccia in Confindustria risale agli inizi degli anni Novanta con la sua partecipazione attiva al Gruppo dei Giovani Imprenditori. Nel 2000, dopo essere stato presidente degli under 40 di Salerno e leader regionale dei Giovani della Campania, è stato scelto da Edoardo Garrone come vicepresidente nazionale dei Giovani.
Nel 2003 è stato eletto presidente regionale della Campania, nel 2005 vicepresidente nazionale, nel 2009 ha assunto la carica di presidente nazionale della Piccola Industria e, di diritto, quella di vicepresidente di Confindustria.
In qualità di presidente della Piccola è entrato nella Commissione di riforma presieduta da Carlo Pesenti che ha disegnato il nuovo assetto organizzativo del sistema.
È stato poi designato come componente del Comitato per l’Implementazione della Riforma Pesenti che ha riscritto lo statuto confederale.