Gianluigi Buffon, detentore del record assoluto di imbattibilità in Serie A, si appresta a partecipare all’11esima manifestazione ufficiale in maglia azzurra: all’età di 38 anni, il capitano della Juventus, non ha alcuna intenzione di smettere, con l’obiettivo di poter giocare da titolare un mondiale a 40 anni, emulando il grande Dino Zoff.
Intervistato dalla redazione di “So foot”, il portiere toscano ha parlato del suo futuro: “Ho un grande bagaglio di esperienza, ma non voglio allenare. Però mi piace il ruolo di selezionatore. Sono una persona ambiziosa, quando faccio qualcosa è sempre con l’idea di arrivare in alto. Senza questo smetterei di vivere. Andrei verso nazioni come gli Stati Uniti o la Cina, hanno un grande potenziale ed una grande popolazione. Come vorrei essere ricordato? Come una persona corretta e per bene, tutto qui. Altre due stagioni prima di smettere, non voglio giocare dopo i 40. Vorrei arrivare a 40 anni così come sono adesso”.
Paragoni con Neuer: “Quello che fa lo facevo già io ai tempi del Parma di Malesani con cui vincemmo la Coppa Uefa, Coppa e Supercoppa. Da sempre ho avuto la predisposizione al gioco coi piedi. La vera novità poi l’ha introdotta il Barcellona una decina di anni fa, integrando e coinvolgendo il portiere nella costruzione del gioco. Qui da noi, se fai un errore e cento parate, il resto della settimana si parlerà solo dell’errore, facendoti impazzire. All’estero invece puoi sbagliare e crescere tranquillo”.
38 anni, ma con lo spirito di un ragazzino: “Ho 38 anni e milioni di certezze, ma ho ancora paura quando gioco alcune partite. E quello che mi piace di più è proprio questo, sapere di essere spaventato ma anche di voler affrontare questa paura. E’ una sfida. Non si tratta di non avere timori. Si tratta di provare la paura, conoscerla e superarla”.