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Nibali trionfa a Risoul e riapre il Giro d’Italia | Chaves maglia rosa, Kruijswijk cade

Vincenzo Nibali ha vinto in solitaria la 19esima tappa del Giro d’Italia 2016 a Risoul, riaprendo di fatto la corsa alla maglia rosa dopo una seconda settimana di grandi difficoltà. Esteban Chaves è il nuovo leader della generale (staccato sul traguardo di 51″), mentre Kruijswijk è caduto ed è giunto con quasi 5 minuti di ritardo.

Il siciliano (ora avanti a Valverde nella generale e secondo in classifica) si è concesso un pianto liberatorio dopo il traguardo, dopo le critiche subite nei giorni scorsi e dopo aver dedicato la vittoria al giovane corridore della sua squadra morto in un incidente nei giorni scorsi.

Nibali è ora a 44″ dalla maglia rosa, Kruijswijk è ancora in corsa a circa un minuto (ma domani sarà al via con una costola rotta). Valverde è quarto in classifica a 1’48”.

Una tappa d’altri tempi, segnata dallo sconfinamento in Francia e dalla Cima Coppi del Giro 2016: si tratta del Colle dell’Agnello, con scollinamento a 2.744 metri di quota dopo 21,3 km di ascesa (preceduti però da un lunghissimo falsopiano di 80 km fino a Casteldelfino). La salita finale di Risoul, invece, è lunga 12,9 km con pendenza media del 6,9%.

Sulle rampe della Cima Coppi (liberata pochi giorni fa dalla neve), a dare spettacolo è Michele Scarponi, mandato in fuga da Vincenzo Nibali e nettamente il più forte dei fuggitivi (ben 28, tra i quali c’erano anche Moser, Cunego e ben 4 uomini Sky). Solo Ulissi e Silin provano a stargli dietro, mentre il gruppo procede a passo regolare a circa 6′ di distacco.

Poi è la Orica – Greenedge, la squadra di Esteban Chaves, a iniziare un forcing indiavolato: l’accelerazione smembra il gruppo in pochi metri, isolando la maglia rosa e dopo poco costringe Vincenzo Nibali a farsi staccare. Chaves, Kruijswijk e Valverde (i primi 3 della generale) rimangono da soli, poi il rallentamento permette al siciliano di rientrare.

Chaves tenta una nuova accelerazione: La maglia rosa recupera senza problemi, Nibali stavolta rimane con i due scalatori, mentre è Valverde a cedere terreno; il siciliano ora sembra più pimpante ed è lui a fare l’andatura. Nel frattempo Scarponi scollina in testa alla Cima Coppi.

Ad inizio discesa il primo colpo di scena: la maglia rosa Kruijswijk arriva lungo in una curva e impatta contro il muro di neve; lui è incolume ma la bici decolla letteralmente e il danno meccanico e fisico è tale che il leader della generale perde tanti secondi preziosi.

Poi la caduta di Ilnur Zakarin: il corridore della Katusha viene soccorso dai medici, diversi metri lontano dalla sede stradale; il corridore russo si rialza scongiurando gravi problemi fisici e permettendo un grande sospiro di sollievo. Per lui, però, si sospetta la frattura della clavicola.

Al termine della discesa, Scarponi viene fermato in testa per aiutare Vincenzo Nibali, in compagnia di Chaves e in vantaggio di circa un minuto sulla maglia rosa (aiutata solo da alcuni corridori della Etixx Quick Step). Il divario continua a dilatarsi: Nibali e Chaves a 11 km dall’arrivo hanno quasi 3 minuti di vantaggio sulla maglia rosa.

Sulla salita finale, terminato il lavoro di Michele Scarponi, Nibali accelera ma Chaves non si fa soprendere; dietro però, la maglia rosa viene staccata da diversi corridori e dimostra di essere in grande difficoltà.

A 5 km dall’arrivo, Nibali attacca con una serie di scatti: Chaves tenta di resistere, ma poi è costretto a lasciare andare il siciliano.

Andrea Zito

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Andrea Zito
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