Da questa mattina sono iniziati i bombardamenti da parte degli aerei americani contro l’Isis a Sirte, in Libia. Il governo di unità libico ha chiesto i raid aerei. Lo ha annunciato, durante una conferenza stampa, il premier di Tripoli, Fayez Al Sarraj, affermando che i primi bombardamenti sono già stati effettuati.
“L’aviazione Usa ha colpito alcune postazioni dell’Isis a Sirte – ha dichiarato – infliggendo loro pesanti perdite”. “L’aiuto solo aereo sarà limitato ad un lasso di tempo ben determinato, nell’area di Sirte e della sua periferia” e “non ci saranno presenze militari Usa sul terreno”.
La conferma è arrivata anche dal Pentagono: “Raid autorizzati dal presidente Obama”.
“Gli obiettivi a cui miriamo sono target che devono essere colpiti con precisione, considerato il rischio di vittime civili, target che le forze locali non sono state in grado di colpire efficacemente. Oggi, ad esempio, sono stati colpiti posti con carri armati e poi due veicoli dell’Isis”. Lo ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Peter Cook, facendo riferimento ai raid aerei condotti oggi dall’aviazione militare statunitense contro lo Stato islamico a Sirte.
Il generale Mohamed al Ghasri, portavoce delle milizie che partecipano all’operazione militare ha dichiarato che “chi è contrario all’intervento Usa sostiene in un modo o nell’altro l’Isis” precisando che “dal lancio dell’operazione militare a maggio sul campo di Sirte sono morti 350 miliziani e altri 2.000 sono rimasti feriti”.