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Volley, Modena si prende la supercoppa: Perugia sconfitta 3 – 2, nel segno di Petric e Ngapeth

Modena ha vinto la supercoppa di pallavolo maschile sconfiggendo Perugia per 3 – 2 (25-22, 19-25, 25-22, 24-26, 17 -15). Per i campioni d’Italia è il secondo trionfo consecutivo in Supercoppa, ottenuto con un gioco altalenante ma fatto di grandi fiammate (su tutti, quelle di Ngapeth – 20 punti – e Petric – 19 punti). Non bastano agli umbri i 24 punti di Ivan Zaytsev.

Un primo set che sembrava dominato dall’attacco della Sir, che poi però si ritrova a fronteggiare il marchio di fabbrica di Modena, la fase break: i canarini piazzano un parziale di 5 – 0 fatto di ace e contrattacchi che vale il primo parziale 25-22. Nel secondo set, invece, Perugia approfitta del calo di tensione di Modena e si impone per 19 – 25.

Nel terzo set Perugia parte forte e allunga sul +4, ma Modena (trascinata da un Ngapeth indemoniato e molto aggressivo sulla piano della grinta sottorete) inizia nuovamente a forzare e mettere in crisi ricezione e attacco umbri, piazzando il nuovo sorpasso nel parziale e nel punteggio della partita.

Nel quarto parziale, invece, nuovo calo di Modena, che nonostante una buona serie al servizio di Vettori e l’ingresso di Cook in banda vede scappare via Perugia, che rischia grosso sul turno in battuta di Holt e poi si vede murato il set point da Piano. Poi però è Zaytsev a piazzare il muro punto che vale il pareggio.

Nel Tie-break sale in cattedra il muro di Perugia, ma soprattutto Marko Podrascanin (due muri per lui), aiutato anche dalla serie al servizio di Aaron Russell. Modena tenta l’ennesimo recupero, trascinata dai suoi martelli, Petric e Ngapeth e dal muro, piazzando un parziale di 3-0; poi l’ace beffardo con l’aiuto del nastro di le Roux.

Qui parte lo show di Earvin Ngapeth: prima un punto spalle alle rete, poi l’attacco in pallonetto spinto, poi il punto del +2 Modena. Perugia riesce a murare il francese e con Zaytsev trova un ace fortunoso che vale il sorpasso. Poi è Le Roux a riportare avanti i gialli con un muro punto. L’ace corto di Holt chiude i giochi.

Andrea Zito

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Andrea Zito
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