Blue Sea Land, da domani il via alla 5a edizione |

di Redazione

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Blue Sea Land, da domani il via alla 5a edizione |

| martedì 04 Ottobre 2016 - 11:03

Il prossimo 5 ottobre prenderà il via, a Mazara del Vallo (ore 18,30 Aula consiliare “31 marzo 1946”), la quinta edizione del Blue Sea Land.

Il primo evento è il convegno “Il dialogo tra i popoli: il progresso e la blue economy”, dedicato all’integrazione fra popoli nel segno della blu economy e proseguirà dal 6 al 9 ottobre con l’Expo che si svolgerà nel centro storico ed in particolare nella casbah, quartiere sito nel cuore della città, dedalo di vicoli di origine araba ove convivono pacificamente diverse culture, religioni ed etnie a conferma che Mazara del Vallo è una Città di frontiera ma soprattutto di dialogo.

All’interno del centro storico mazarese saranno presenti stand dedicati ai prodotti agroalimentari dei territori dei Paesi partecipanti e delle aziende partner. Un percorso culturale che punta a coinvolgere i visitatori in un’esperienza unica all’insegna delle diverse culture e dei sapori di mare e di terra che caratterizzano il Mediterraneo.

Blue Sea Land promuove il modello del Cluster dei Distretti agro-ittico-alimentari che rappresentano l’economia reale dei territori ed un modello virtuoso di fare sistema, di creare occupazione e di fornire maggiori informazioni sulla sicurezza alimentare a produttori e consumatori. Attraverso Blue Sea Land l’Italia “si mette a tavola” grazie alla costituzione di una rete dei territori italiani ove si producono eccellenze che vengono presentate nel corso della stessa kermesse siciliana.

A Blue Sea Land 2016 parteciperanno circa 300 aziende appartenenti al Cluster dei Distretti Agroalimentari che esporranno tutte le loro specialità: dai prodotti provenienti dalla filiera ittica ai prodotti agricoli con gli immancabili agrumi di Sicilia, quest’anno anche la Pesca di Bivona, la nocellara del Belice, pane e preparati con i grani antichi di Sicilia, soltanto per citarne alcuni. Non mancheranno: il sale delle saline limitrofe, i vini, gli olii, birre e altre specialità artigianali; il tutto unito insieme dalle «buone pratiche» della Blue Economy.

 Circa 50 le delegazioni straniere saranno presenti a Blue Sea Land. I Paesi main partner di questa quinta edizione sono il Regno del Marocco e la Repubblica della Guinea Equatoriale.

Blue Sea Land 2016 sarà una manifestazione food saving grazie alla partnership fra Distretto della Pesca e Crescita Blu, Regione Sicilia, Ministero dell’Ambiente, Banco Alimentare e Rotary International ed il coinvolgimento di scuole, associazioni culturali, sportive e sociali, nonché tutti i ristoratori del territorio, con lo scopo di avviare progetti destinati al recupero del cibo ed alla sua ridistribuzione. Un tema che la V edizione dell’Expo tenderà ad amplificare grazie al sostegno dei suoi partner, proponendo anche la ricerca e l’innovazione, insieme ai modelli del Cluster dei Distretti Agroalimentari e la Blue Economy, come strumenti utili insieme alle risorse ambientali, per pervenire alla salvaguardia delle ricchezze territoriali marine e terrestri.

“Da cinque anni Blue Sea Land rinnova il suo messaggio di pace tra i popoli del Mediterraneo” – ha dichiarato Antonello Cracolici, Assessore Regionale all’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea.

“La Sicilia è la terra della bellezza e dell’accoglienza e Mazara la punta più avanzata che incarna il valore della contaminazione tra culture diverse – ha detto -. L’Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo è una vetrina straordinaria per i nostri prodotti d’eccellenza che attira investimenti, favorisce accordi commerciali e promuove l’indotto del mare e l’innovazione nella blue economy. In un’economia sempre più globalizzata  sono questi gli esempi vincenti di una Sicilia che si apre al mondo scegliendo di investire sul futuro”.

“Il Distretto della Pesca in questi 10 anni ha coltivato accordi leali di cooperazione con Paesi del Mediterraneo, Africa e Medioriente, trasferito il know-how delle nostre imprese, per proporre il modello distrettuale secondo la filosofia della Blue Economy” ha detto Giovanni Tumbiolo, Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu.

“Ciò vuol dire creare ponti, dialogare – ha detto -. Da parte di questi Paesi vi è un forte interesse a cambiare rotta in direzione dell’economia circolare, del restauro e della rigenerazione delle risorse naturali a partire dall’acqua. Credo che il dialogo attraverso una cooperazione responsabile sia la chiave del cambiamento per salvare i nostri mari e le risorse sia marine che terrestri”.

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