Mediaset, il Cda delibera un esposto all’AgCom | Berlusconi: “Preoccupato? No, alla mia età…”

di Redazione

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Mediaset, il Cda delibera un esposto all’AgCom | Berlusconi: “Preoccupato? No, alla mia età…”

| martedì 20 Dicembre 2016 - 20:15

In casa Mediaset continua a tenere banco il tentativo di scalata ostile da parte del gruppo francese Vivendi. Il Cda di Mediaset ha deliberato la presentazione di un esposto all’AgCom in cui evidenza l’illegittimità della condotta di Vivendi “in violazione della disciplina di settore”.

“In particolare – spiega la società in una nota – dell’art. 43 comma 11 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, nonché il possibile ostacolo alle strategie di sviluppo di Mediaset in ragione del collegamento incrociato con Telecom Italia. Per Mediaset con il superamento di Vivendi della quota del 10% del capitale, soglia che stabilisce il collegamento tra società quotate, si configura un rischio di paralisi delle attività di sviluppo industriale di Mediaset”.

Il Cda Mediaset ha approvato “all’unanimità un documento in cui i consiglieri a fronte dei gravi danni subiti dalla società e da tutti gli azionisti a seguito della mancata esecuzione del contratto vincolante firmato l’8 aprile 2016 con Vivendi,  deliberano che le iniziative legali in corso proseguano secondo i tempi stabiliti”.

Il Cda Mediaset “alla luce dell’ostile presa di partecipazione da parte di Vivendi nel capitale di Mediaset in un evidente disegno unitario elaborato nel tempo, contesta la coerenza delle autonome decisioni di Vivendi di acquisto di azioni Mediaset con la partnership strategica e industriale tra Mediaset e Vivendi disciplinata nel contratto vincolante” in aprile in cui Vivendi “si è resa volontariamente inadempiente”, afferma il gruppo di Cologno Monzese.

Si contesta poi “la fuorviante rappresentazione di Vivendi secondo cui il contratto dell’8 aprile 2016 prevede un acquisto da parte di Vivendi di una partecipazione nel capitale sociale di Mediaset, quando invece c’era solo uno scambio concordato, bilanciato e paritario di partecipazioni (il 3,5%), funzionale unicamente alla partnership industriale”.

“L’accordo – ricorda anche la nota Mediaset – vieta a Vivendi di acquistare azioni Mediaset oltre il 5%”. Rispetto invece alle ambizioni di Vivendi e ai suoi piani il gruppo televisivo di Cologno Monzese segnala che “sono ignoti a Mediaset e al mercato, e le modalità con le quali Vivendi agisce impongono ancora di più al Consiglio di Amministrazione di Mediaset di adottare ogni misura e iniziativa a tutela dei propri asset, del proprio avviamento e della propria strategia”.

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