Nessun passo indietro del presidente uscente Barack Obama sul caso “scottante” delle presunte interferenze di Mosca sul voto dello scorso novembre: 35 membri diplomatici russi “non grati” sono stati espulsi. Colpiti funzionari operanti negli Usa che “hanno agito in modo incoerente con il loro status diplomatico o consolare”, probabilmente per essere stati coinvolti in attività di intelligence sotto copertura diplomatica.
Hanno 72 ore di tempo per lasciare gli Usa, insieme ai loro familiari. Il presidente Obama ha inoltre vietato ai russi l’accesso a due complessi ricreativi di proprietà del governo russo a New York e in Maryland.
“Le sanzioni sono una risposta ai tentativi russi di nuocere agli interessi americani”, ha detto Barack Obama, che ha firmato oggi una serie di ritorsioni contro Mosca. Obama ha poi aggiunto che “tutti gli americani dovrebbero essere allarmati dalle azioni russe”.
I timori si allargano: “Gli indizi che abbiamo raccolto ci fanno pensare che gli 007 russi continueranno ad interferire nelle elezioni democratiche di altri Paesi, inclusi alcuni del nostri alleati europei”, ha detto un alto dirigente dell’amministrazione Obama, in una press call sulle sanzioni alla Russia.
Inizialmente la Russia aveva pensato a prendere delle misure ritorsive ma il presidente russo Vladimir Putin ha poi frenato decidendo di “non espellere” i diplomatici americani in risposta alle azioni di Washington. Lo fa sapere il Cremlino in un comunicato. La Russia si “riserva il diritto” di rispondere agli Stati Uniti ma non intende scendere al livello di una “diplomazia irresponsabile”.
Le autorità russe, come primo provvedimento, hanno comunque deciso di chiudere la scuola anglo-americana di Mosca. L’istituto è frequentato anche da bambini del personale d’ambasciata britannico e canadese, ma anche da ragazzi di altre nazionalità. Chiuso anche l’accesso alla residenza di vacanza dell’ambasciata Usa a Serebryany Bor, vicino a Mosca.
“Le accuse di interferenze da parte della Russia nella campagna elettorale Usa sono infondate e la Russia non lascerà senza risposta le sanzioni”, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, che ha proposto una serie di misure punitive di pari portata a quelle annunciate dagli Usa. In particolare, l’espulsione di 35 diplomatici americani.
“Nell’interesse del nostro Paese, la prossima settimana incontrerò i dirigenti dell’intelligence russa per essere aggiornato sui fatti di questa situazione”. Così il presidente eletto Donald Trump commentando le sanzioni decise dall’amministrazione Obama. Il tycoon ha poi aggiunto: “È tempo per il nostro Paese di procedere verso cose migliori e più grandi”.
“Molti pensano che le sanzioni dell’amministrazione Obama contro la Russia per gli hackeraggi durante le elezioni mirino a intrappolare Donald Trump e a ridurre il suo margine di manovra”. Lo ha detto alla Cnn uno dei consiglieri del tycoon, Kellyanne Conway. “Non è così che funziona un’amministrazione pacifica nella nostra grande democrazia, non penso che al culmine della guerra fredda questo Paese abbia espulso tanti agenti segreti”, ha aggiunto.