Antonio Tajani, 63 anni, parlamentare europeo del gruppo dei popolari europei (Ppe), è stato eletto nuovo presidente del Parlamento Europeo.
È nato a Roma, il 4 agosto del 1953, è sposato e ha due figli. Da giovane è stato militante del Fronte Monarchico Giovanile, movimento giovanile dell’Unione Monarchica Italiana, in cui ricopriva la carica di vicesegretario.
Ha partecipato alla fondazione di Forza Italia nel 1994, quindi è stato coordinatore regionale del partito nel Lazio dal 1994 al 2005. Nel primo governo Berlusconi (1994-95) è stato portavoce del presidente del Consiglio. Nel 1996 si candidò come deputato nel collegio di Alatri, ma ottenne il 45,3% dei voti e venne sconfitto dal rappresentante dell’Ulivo.
Nel 2001 è stato candidato a sindaco di Roma per la coalizione della Casa delle Libertà, perdendo al ballottaggio da Walter Veltroni con il 47,8 % dei voti. Dal 2002 (congresso di Estoril) Tajani è uno dei 10 vicepresidenti del Partito Popolare Europeo. È stato riconfermato al congresso di Roma nel 2005, a quello di Bonn nel 2009 e a infine a quello di Bucarest nel 2012.
In ambito europeo è stato commissario per i Trasporti (2008-2010) nella prima Commissione Barroso e poi commissario all’Industria (2010-2014) nella seconda Commissione Barroso.
Il 16 aprile 2014 viene candidato alle elezioni europee come capolista di Forza Italia nella Circoscrizione Italia centrale e successivamente eletto come vicepresidente del Parlamento europeo.
Tajani è ricordato anche per un gesto compiuto nel novembre del 2014 quando rinunciò all’indennità transitoria di fine mandato che gli sarebbe spettata in quanto ex vicepresidente della Commissione. Si trattava di circa 13 mila euro al mese per tre anni che Tajani scelse di non ricevere per una “scelta di coscienza”.
Nel 2016 è stato il candidato per la presidenza del Parlamento Ue, dopo esser stato eletto al secondo turno.