Secondo l’associazione per la difesa dei diritti umani “Human Rights Watch“, Donald Trump vuole restaurare le torture. Si parla nello specifico di metodi di interrogatorio rafforzato da parte della Cia, in carceri segrete: “La bozza di decreto preparata dalla Casa Bianca autorizza la Cia a ripristinare il proprio programma di detenzione che è stato fonte di così tante torture da indebolire la sicurezza nazionale”.
Le associazioni esortano dunque il Congresso a intervenire e a “difendere la Costituzione e la legge internazionale sui diritti umani”. Secondo HRW, il neo presidente “vuole riempire di nuovo Guantanamo e c’è la possibilità che riapra anche le carceri segrete in territori stranieri”, soprannominate “dark sites“.
Secondo quanto riporta il Washington post, infatti, l’amministrazione Trump avrebbe siglato un ordine esecutivo in cui si chiede la revisione del programma di interrogatori della Cia, smantellato nel 2009, autorizzando l’agenzia di intelligence a riaprire le “carceri segrete” all’estero.
Il decreto, secondo il quotidiano, revocherebbe la decisione dell’ex presidente Barack Obama di porre fine al programma della Cia e ripristinerebbe, allo stesso tempo, i metodi varati dal 2007 dall’allora presidente George W. Bush, ampiamente condannati e ritenuti metodi di tortura.
Quanto al divieto temporaneo ai migranti di entrare nel Paese che Trump sta per imporre, HRW parla di una politica “particolarmente brutta” che potrebbe anche violare la Costituzione Usa. Trump, secondo il leader Kenneth Roth “sta cercando di bloccare l’ingresso di migranti negli Stati Uniti apparentemente per motivi di sicurezza”.
In realtà, invece, lo starebbe facendo “per cercare di segnare un punto politico. È come se Trump fosse indifferente alla sofferenza che molti dei rifugiati hanno vissuto. Molte di queste persone sono in fuga dall’Isis o dagli equivalenti dell’Isis in tutto il mondo”.
Trump, intanto, ha siglato un ordine esecutivo per destinare fondi federali alla costruzione di un muro alla frontiera con il Messico e di più spazi detentivi lungo il confine. Un secondo ordine prevede lo stop alla politica del “cattura e libera” di Obama e ai finanziamenti alle “città-santuario” che proteggono gli illegali, oltre a un potenziamento dei rimpatri.