Beppe Grillo torna sulle comunarie annullate a Genova e lo fa rispondendo a una domanda dei giornalisti. “Dobbiamo intenderci su che cos’è la democrazia. Una democrazia senza regole non è democrazia. Noi abbiamo le nostre, io sono il garante e le faccio rispettare. Chi non è d’accordo si faccia il suo partito”, ha detto.
“Non c’è nessun problema di metodo, così è giustissimo ed è tutto spiegato nel blog”, ha sottolineato il leader pentastellato.
Sul caso dell’annullamento della candidatura della Cassimatis, è intervenuta anche la senatrice Paola Taverna: “È una decisione presa dal blog, ha parlato e a noi va bene così”.
La decisione di Beppe Grillo non ha lasciato indifferenti gli altri partiti. Per il senatore Pd Andrea Marcucci “Grillo rivendica la totale assenza di regole e di democrazia nel M5s. A Genova come ovunque in Italia – ha sottolineato -. C’è solo la voce del padrone. È l’ora che i sinceri democratici e i cultori della deriva autoritaria si facciano sentire”.
“Ora basta – ha dichiarato il senatore leghista Roberto Calderoli. Non possiamo accettare di ricevere lezioni di moralità e onestà da una persona come Grillo. Non possiamo accettare che a farci la morale sia un pluripregiudicato, nonché pluriomicida anche se per un omicidio colposo. E se possiamo stendere un velo pietoso su di lui da un punto di vista giudiziario, non possiamo dal punto di vista politico. Perché chi cancella le primarie, anzi le ‘comunarie’, perché il candidato vincente non gli è gradito, e chi ‘banna’ Pizzarotti e si ostina a salvare la Raggi, per motivi che nessuno ancora riesce a comprendere, non ha alcuni diritto di dare lezioni agli altri”.