Si attendono conferme, ma l’annuncio è clamoroso. Secondo il ministero della Difesa russo, un raid dell’aviazione di Mosca avrebbe colpito e ucciso Abu Bakr al-Baghdadi, leader supremo dell’Isis, il sedicente “Stato Islamico”. Nei giorni scorsi anche la tv di Stato siriana aveva parlato di un raid aereo in cui il “califfo” era rimasto coinvolto.
A riportare la notizia è l’agenzia Tass: secondo quanto affermato dal ministro della Difesa, il raid in questione è avvenuto nella periferia sud di Raqqa il 28 maggio, durante una riunione dei vertici dell’Isis, ma (come riportato dall’agenzia Ria) sono in corso le ricerche di ulteriori conferme. Già in passato altri annunci della morte di al-Baghdadi sono poi stati smentiti.
All’annuncio del governo russo, si aggiunge in mattina anche un’indiscrezione giornalistica proveniente dalla Siria, dove Hamad al Ramadan, giornalista siriano, direttore di Euphrates Post (giornale attivo fra la città di Deir az Zor, al confine con l’Iraq, e Raqqa), afferma che il “Califfo” non sarebbe più la guida dell’Isis.
Queste le parole di al Ramadan: “Al Baghdadi non controlla più l’Isis: è solo l’immagine dell’organizzazione. Il potere è in mano a un comitato di 12 figure”. La Coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa ha affermato di non poter confermare notizie. Il colonnello Ryan Dillon, portavoce della Coalizione, ha dichiarato: “Per il momento non possiamo confermare queste notizie”.