Non è stato uno sgombero di migranti agevole quello avvenuto in piazza Indipendenza, al centro di Roma. Circa cento cittadini stranieri, accampatisi nei giardini della piazza dopo essere stati cacciati da un immobile di via Curtatone, hanno lanciato sassi, bottiglie e bombole contro gli agenti.
Per disperdere la folla, la polizia ha utilizzato l’idrante. Secondo quanto sottolineato dalla Questura di Roma “l’intervento si è reso urgente e necessario dopo il rifiuto di mercoledì di accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal Comune di Roma, ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie“.
Le forze dell’ordine, riferisce la Questura, sono state aggredite con lancio di sassi e bottiglie. L’ uso dell’idrante – conclude la Questura – ha evitato che venissero accesi fuochi e liquidi infiammabili. Dopo le tensioni con le forze dell’ordine, i migranti si sono dispersi nelle strade limitrofe alla stazione Termini. Due persone sono state fermate.
Lo scorso mercoledì si era tenuto un vertice in Prefettura per trovare una “soluzione alloggiativa per i migranti”. Poche ore dopo il Comune di Roma aveva offerto posti letto in zona Torre Maura e Boccea, ma la soluzione sarebbe però stata rifiutata dai destinatari della proposta.
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