L’armistizio è stato messo a dura prova “ma resta in vigore”. È questa la posizione espressa dal generale Vincent K. Brooks, a capo del Comando Onu, sul caso del 13 novembre che ha visto un militare nordcoreano disertare al varco di Panmunjom. La Corea del Nord ha commesso due violazioni: quando i suoi soldati hanno sparato verso il Sud e quando hanno attraversato il confine.
La condotta delle truppe alleate ha evitato la “ripresa delle ostilità” tra le due parti. Le indagini hanno coinvolto rappresentanti di Usa, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda, con la presenza di membri di Svezia e Svizzera della Commissione di supervisione delle Nazioni neutrali.
Il Comando Onu ha notificato al Nord le violazioni rilevate chiedendo un meeting di discussione sul caso. Vengono contestati i circa 40 colpi sparati dai soldati del Nord per impedire la fuga del commilitone, colpito tuttavia da almeno 5 proiettili, mentre un militare ha superato sia pure brevemente la “linea di demarcazione”.
Il video rilasciato dal Comando Onu, ricavato dalle telecamere di sicurezza a circuito chiuso, mostra il fuoristrada guidato dal fuggitivo che taglia a tutta velocità la strada alberata e della corsa a piedi verso il Sud. Quattro guardie nordcoreane, con pistole, fucili e mitra, lo inseguono sparando colpi a ripetizione.