A chi andrà la biblioteca di Umberto Eco? A due anni dalla scomparsa dell’intellettuale italiano contemporaneo più noto al mondo Milano e Bologna si contendono i volumi che gli sono appartenuti: stiamo parlando di circa trentamila libri, di cui più di 1.200 sono testi antichi, tra incunaboli, opere uniche e testi rari.
Valore stimato? Due milioni di euro, ma la cifra potrebbe salire ipotizzando un’asta a Londra o oltreoceano, dove quei libri sarebbero considerati un simbolo.
“Faremo di tutto per avere la raccolta”, dice il prorettore dell’Alma Mater di Bologna Mirko Degli Esposti. “Se non sarà possibile acquisire tutta la raccolta – continua – siamo interessati anche alla parte contemporanea che contiene gli appunti, i manoscritti e le annotazioni a margine di Eco. In altre parole – conclude – la sorgente dei suoi studi”.
Ma Milano non si tira indietro e potrebbe anche spuntare qualche altro acquirente, anche straniero.
Milano, dove la biblioteca ha sede a casa Eco, attende alla finestra senza nascondere le sue ambizioni. Tutto dipende dalla volontà della famiglia proprietaria dei libri.