Ponte di Genova demolito con un’esplosione: in sei secondi tutto finito

di Redazione

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Ponte di Genova demolito con un’esplosione: in sei secondi tutto finito

| venerdì 28 Giugno 2019 - 07:30

Prende il via oggi, 28 giugno, la demolizione del Ponte di Genova. Alle ore 9.37, con circa mezzora di ritardo sul cronoprogramma per gli ultimi controlli nelle abitazioni da evacuare, dopo il suono di tre sirene è stato abbattuto quello che restava del ponte Morandi.

Con un’esplosione controllata, infatti, sono andate giù le pile 10 e 11, le uniche che erano rimaste ancora in piedi, con la detonazione delle microcariche di dinamite già testate nelle scorse settimane dai tecnici. Dodici cannoni ad acqua sono stati utilizzati per contenere la nuvola di polvere che si è sprigionata dopo l’esplosione.

Le operazioni sono state coordinate dalla Protezione civile, presenti tra gli altri i ministri e vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Ponte di Genova, al via la demolizione

Quasi un anno di agonia. Quel che resta del Ponte Morandi è stato lì per tutti questi mesi a ricordarci l’accaduto e a farci riflettere. Per i genovesi, che quel ponte lo sentivano ormai parte integrante della città e della loro quotidianità, sarà un duro colpo. I più, però, sono ben coscienti che una struttura degli anni Sessanta, diventata fatiscente e pericolosa, va rimossa per fare posto al nuovo e più sicuro. E lo hanno capito a loro spese.

Previsto, infatti, l’abbattimento con l’esplosivo di due pile del ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018. Sono in corso le ultime operazione di sgombero, poi tutto sarà pronto per dire addio a ciò che resta in vista della ricostruzione.

Sono tanti gli accorgimenti da prendere prima di dare il via all’esplosione, che farà crollare due pile del Ponte Morandi. Oltre 3.500 le persone sfollate dall’aera tra giovedì pomeriggio e le prime ore di venerdì. Schierati più di 400 uomini delle forze dell’ordine per la sicurezza della zona.

Intanto, la viabilità è bloccata, con forti disagi previsti in gran parte della Liguria. Ci vorranno sei secondi per fare cadere i due monconi, con l’esplosione di oltre una tonnellata di dinamite.

Dalle prime ore del mattino sono in corso le operazioni di sgombero degli ultimi residenti nella zona di via Fillak, prima dell’esplosione controllata delle pile 10 e 11 del viadotto Morandi. Le operazioni, coordinate dalla protezione civile, proseguiranno fino a che tutte le oltre 3.400 persone che vivono nella zona rossa non siano uscite dalle loro abitazioni.

 

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