Il Governo gialloverde ad un passo dal baratro. Il ministro Salvini, nella sua veste di senatore, “dovrà spiegare al Paese le ragioni che lo hanno portato a interrompere bruscamente l’azione del governo”. A Palazzo Chigi, questa sera, il premier Giuseppe Conte, ha usato toni duri contro il leader leghista.
“Mi riservo di contattare i presidenti del Senato e della Camera – ha detto Conte – perché adottino iniziative per permettere alle Camere di riunirsi. Questo passaggio istituzionale dovrà svolgersi davanti ai parlamentari, rappresentanti di tutti i cittadini. Avevo promesso che la trasparenza sarebbe stato il tratto distintivo di questo Governo” e “vigilerò affinché questi valori siano rispettati fino all’ultimo giorno”.
“Non spetta al ministro dell’Interno convocare le Camere, né decidere i tempi di una crisi politica nella quale intervengono altri attori istituzionali”, ha continuato ancora il presidente del Consiglio. In ogni caso, ha sottolineato, “non permetterò più di alimentare la narrativa di un governo che non opera. Questo governo ha sempre parlato poco e lavorato molto. Questo governo non era in spiaggia. Non accetterò che venga sminuita la dedizione con cui ministri, viceministri, sottosegretari, insieme a me, hanno lavorato”.
“Farò in modo – ha chiarito Conte – che questa crisi innescata dal ministro Salvini sia la più trasparente della storia repubblicana” del Paese. Nel pomeriggio un vertice a Palazzo Chigi tra il premier, Giuseppe Conte, il vicepremier Matteo Salvini e anche Luigi Di Maio. Intanto il presidente della Camera è salito al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Governo in crisi, la Lega esclude il rimpasto
Una nota ufficiale della Lega chiarisce: “L’Italia ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise, inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l’unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli italiani con nuove elezioni”. Il Carroccio smentisce indiscrezioni, secondo cui Matteo Salvini avrebbe chiesto le dimissioni del premier o starebbe valutando l’ipotesi di ritirare la delegazione dei suoi ministri dal governo. “Parliamo solo attraverso note e fonti ufficiali”.
Ma gli alleati di governo vogliono chiarezza. “La nota della Lega è incomprensibile. Dicano chiaramente cosa vogliono fare. Siano chiari”. Quindi la controreplica: “C’è la consapevolezza e la presa d’atto – precisa la Lega – che, dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l’Europa tra Lega e 5 Stelle ci sono visioni differenti. Il voto di ieri sulla Tav ne è solo l’ultima, evidente, irrimediabile certificazione”.
Di Maio ha visto questa mattina i capigruppo M5S Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli a Palazzo Chigi. “I giochini di palazzo non ci sono mai piaciuti e questo dibattito sulle poltrone inizia a stancarmi. Siamo andati al governo non per chiederle, ma per tagliarle. E lo abbiamo messo nero su bianco nel contratto, insieme alla Lega”: scrive su Facebook il leader M5s Luigi Di Maio. “Leggiamo dai giornali di possibili crisi di governo – rilevano fonti di governo del M5s -. Il Movimento è al lavoro come ogni giorno per il Paese e dunque lo è anche il capo politico, Luigi Di Maio. Chiunque oggi aprisse una crisi di governo, l’8 agosto, si assumerebbe la responsabilità di riportare in Italia un governo tecnico. Sarebbe folle”.
Salvini pronto alla rottura con Di Maio
“Non andare avanti significa tradire il mandato” che mi hanno dato i cittadini, che è quello di “ridurre i pedaggi e aumentare la sicurezza”: ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli nel corso di una conferenza stampa al ministero. A chi gli chiedeva quanto tempo avesse per completare i suoi obiettivi, Toninelli ha risposto: “Non voglio parlare di altro se non di concessionarie autostradali e sicurezza”.
“Per noi si va avanti, c’è un contratto di governo – ha affermato il viceministro all’Economia, Laura Castelli -. Abbiamo battaglie molto importanti ancora da fare soprattutto di lungo respiro perché questa è la politica del M5S per la sostenibilità dei cittadini e delle imprese. Sulla riduzione delle tasse c’è una manovra alle porte molto corposa che abbiamo tutta l’intenzione di portare avanti. Ai giornalisti piace parlare di spaccatura. E’ la politica che dialoga, che ha i toni e quello che state vedendo”.
Dopo le due tappe di ieri ‘dell’Estate italiana tour’, Salvini ha annullato anche quelle in programma per oggi in Abruzzo. Il vicepremier e ministro dell’Interno ha cancellato sia il comizio a Fossacesia Marina alle 10 sia quello si San Salvo Marina alle 17. Resta invece confermato al momento l’appuntamento di stasera alle 21.30 a Pescara.