Cioccolato all’olio di oliva, fa bene anche ai diabetici

di Rosanna Pasta

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Cioccolato all’olio di oliva, fa bene anche ai diabetici

| martedì 22 Ottobre 2019 - 19:45

In arrivo il cioccolato all’olio d’oliva, un’alternativa speciale per i pazienti diabetici. Questo prodotto è stato messo a punto da ricercatori del Dipartimento di Medicina interna e Scienze mediche dell’Università La Sapienza di Roma.

Cioccolato all’olio di oliva, fa bene anche ai diabetici

Per le persone che soffrono di diabete è impossibile concedersi piccoli piaceri come un quadretto di cioccolato a fine pasto o una fetta di pane con crema al cioccolato per colazione. Il contenuto di zuccheri presente in queste sostanze dolci è decisamente eccessivo per chi deve tenere a bada la glicemia. Per loro adesso c’è un’alternativa.

Il cioccolato all’olio d’oliva contiene oleuropeina, una sostanza derivata dall’olio extravergine d’oliva, che contribuisce a tenere bassa la glicemia. Mangiare 40 grammi di questo cioccolato ‘all’olio d’oliva’ non modifica in alcun modo la glicemia, come accadrebbe con altri tipi di cioccolato.

L’esperimento

A dimostrarlo è uno studio sperimentale appena pubblicato su ‘Clinical Nutrition’. Secondo la ricerca, questo nuovo cioccolato consentirà anche ai diabetici di sfruttare l’attività antiossidante e protettiva di questo alimento sul sistema cardiovascolare.

Un campione di 25 pazienti con diabete di tipo 2 e 20 soggetti sani è stato sottoposto ad un esperimento con il cioccolato all’olio d’oliva. Questi dovevano consumare 40 grammi di crema al cacao e nocciole, normale oppure arricchita con il 4% di oleuropeina, estratta dall’olio extravergine d’oliva.

“I risultati mostrano che nei diabetici il consumo di cioccolato all’olio d’oliva riduce il picco glicemico che si ha 2 ore dopo l’ingestione del cioccolato senza oleuropeina: la glicemia media dopo il consumo di 40g di cioccolata è di 140 mg/dl, dopo aver mangiato quella arricchita con oleuropeina scende a 125 mg/dl – spiega Francesco Violi, coordinatore dell’indagine, ordinario di Medicina interna alla Sapienza e presidente del Collegio dei docenti universitari di medicina interna (Colmed) -“.

“Non solo – continua -, il cioccolato ‘speciale’ riduce anche l’attività della dipeptidil-peptidasi-4, enzima che distrugge l’ormone ipoglicemizzante Glp-1, e al contrario incrementa i livelli di insulina in circolazione, permettendo perciò un miglior utilizzo del glucosio e dello stesso ormone ipoglicemizzante”.

“Tutto questo – aggiunge il docente – si traduce in un miglior profilo metabolico dopo il consumo del cioccolato all’olio d’oliva, che può essere quindi indicato per i diabetici“.

Il potere dell’oleuropeina

Tutto merito dell’oleuropeina. Violi ha identificato questa sostanza e il suo potere già in altre occasioni.

Grazie all’effetto protettivo dell’olio extravergine d’olia sul metabolismo, anche pazienti affetti da diabete potranno concedersi un pezzetto di cioccolato ogni tanto.

Contenuta in olive e foglie d’olivo, l’oleuropeina evita gli sbalzi di glicemia dopo mangiato. Picchi che nei diabetici sono assai spiccati e che contribuiscono a un peggioramento dell’aterosclerosi e a un aumento del rischio di infarto e ictus, ricorda una nota.

“Studi precedenti – sottolinea Violi – hanno verificato che il consumo di 10g di olio extravergine d’oliva ai pasti riduce di circa 20 mg/dl la glicemia postprandiale, potenzialmente prevenendo la patologia in chi è sano, ma anche contribuendo a gestirla al meglio in chi è già diabetico”.

“Abbiamo perciò pensato – continua – di analizzare se l’aggiunta di oleuropeina, che avevamo identificato come responsabile di questo effetto, nella preparazione della cioccolata riducesse il picco glicemico: il risultato positivo ottenuto è molto importante, perché questo prodotto arricchito consente ai diabetici di poter assaporare una cioccolata normale, senza rinunciare al sapore. Soprattutto, permette ai pazienti sfruttare le potenziali proprietà benefiche del cioccolato: qualche grammo al giorno di cacao ha un buon affetto antiossidante e di protezione del sistema cardiovascolare, a cui non si dovrà più rinunciare soltanto perché il cioccolato ‘per diabetici’ è difficile da trovare o non è buono come quello normale”.

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