Le “Sardine”? Per 35 elettori su 100 non danneggiano Salvini

di Stanislao Lauricina

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Le “Sardine”? Per 35 elettori su 100 non danneggiano Salvini

| mercoledì 27 Novembre 2019 - 12:46

È il movimento più o meno spontaneo delle Sardine che potrebbe mettere a repentaglio la credibilità e il gradimento di Matteo Salvini tra tanti elettori italiani? Non proprio. Se l’obiettivo dei giovani studenti bolognesi che hanno dato vita al fenomeno che ha animato le piazze e la politica italiana delle ultime settimane era quello di tagliare l’erba sotto ai piedi del leader della Lega e, quindi, a sovranisti e populisti, al momento sembra fallito.

Per 34 italiani su cento, interpellati dall’istituto di ricerche demoscopiche Ixè per conto della trasmissione Carta Bianca di RaiTre, le manifestazioni delle Sardine sono “ininfluenti”, non indeboliscono Salvini, mentre per altri 21 addirittura lo rafforzano. Soltanto per il 25%, lo indeboliscono. Un dato che si affianca a quello degli italiani che condividono le posizioni e le iniziative del movimento delle Sardine: 41 italiani su cento dicono di non condividerlo e soltanto 37 su cento ne sposano le idee; sono ben 22 su cento quelli che non si sono fatti una propria idea.

Nel sondaggio dell’Istituto Ixé, comunque, la Lega di Salvini al 31,5% è data in calo costante e progressivo nelle ultime due settimane, seppur di un solo punto; ben distante dal 34,3% delle Europee di maggio. Anche il Pd cala, rispetto a sei mesi fa, di 2,3 punti, dal 24,7% al 22,4. Ma se si aggiungono i 4,5 punti di Italia Viva, senza la scissione renziana, il partito avrebbe addirittura aumentato i suoi consensi. Oscilla tra il 17 e il 16% il Movimento 5 Stelle, mentre conferma il suo ottimo momento Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, arrivata al 10,5%. Se consideriamo il 7,4% di Forza Italia, il Centro-Destra è alle soglie del 50% dei voti, esattamente al 49,5%.

Tra i personaggi politici è il premier Giuseppe Conte quello col maggior grado di fiducia, ben il 40% del campione intervistato e in aumento negli ultimi quindici giorni; di questi, soltanto un quarto, cioè il 10% del totale, ha molta fiducia, mentre ben il 21% non ne ha nessuna; batte nettamente Salvini, fermo al 34% e in calo di tre punti rispetto al 12 novembre, e la Meloni, al 33%. Il segretario del Pd Zingaretti riscuote la fiducia del 27% degli italiani, il leader dei Cinquestelle, Di Maio, il 23%, Silvio Berlusconi precede col 19% stabile Matteo Renzi che cala dal 14% al 12%.

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