Le reazioni della politica dopo l’intimidazione a Nelli Scilabra

di Redazione

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Le reazioni della politica dopo l’intimidazione a Nelli Scilabra

| mercoledì 19 Marzo 2014 - 20:03

Giuseppe Picciolo, Drs. “Nelli Scilabra ha dimostrato grande determinazione per rivoltare come un calzino il settore della formazione fino ad un anno fa ricettacolo degli sprechi e talvolta del malaffare. Siamo vicini all’assessore Scilabra e le esprimiamo tutta la nostra solidarietà per l’intimidazione subita. Solo i vili ed i mafiosi ricorrono alle minacce per tutelare i loro loschi interessi quando questi vengono colpiti dalla buona amministrazione di cui Scilabra è un esempio concreto”.

Filippo Parrino, Legacoop: “L’assessore Scilabra è intervenuta con la schiena dritta a riformare un settore, quello della formazione professionale, dove emergono continuamente segnali di malaffare e cattiva gestione. Per questo, di fronte al grave atto intimidatorio di questa mattina, invitiamo l’assessore e il governo ad andare avanti. Al loro fianco in questo percorso di cambiamento troveranno sicuramente la Lega delle cooperative siciliana”.

Giovanni Pistorio, Udc: “La mia solidarietà personale e quella dell’Udc siciliana va all’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Nelli Scilabra, dopo il grave atto intimidatorio subito oggi. L’assessore si sta dimostrando protagonista di un’appassionante stagione di cambiamento – aggiunge – in un settore delicato come la Formazione, dove sta lavorando con coraggio e determinazione. Siamo certi, quindi, che nonostante quanto accaduto non si farà intimidire e proseguirà con ancora più impegno la sua azione di governo”.

Giuseppe Lumia, senatore Pd: “Ieri il presidente Crocetta, oggi l’assessore Scilabra è oggetto di un vile e gravissimo atto intimidatorio che non va sottovalutato sul piano politico solidarietà e pieno sostegno all’assessore Scilabra, al suo staff e ai tanti giovani che condividono questa straordinaria stagione di cambiamento. È evidente a tutti – aggiunge Lumia – che l’azione di pulizia e risanamento portata avanti nel settore della formazione dal presidente e dall’assessore ha messo in crisi equilibri di potere economici e politici tanto rilevanti quanto squallidi. un sistema affaristico-clientelare che raramente ha portato benefici agli utenti e che in molti casi ha mortificato i lavoratori a cui non sono stati garantiti gli stipendi. Chiedo al mio partito di dare dei segnali forti e alla politica tutta di sostenere questa battaglia per il rinnovamento della Sicilia”.

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