Piazza San Carlo si colora di bianco. Sono 11 mila le persone che hanno popolato il salotto buono di Torino per la Cena in Bianco-Unconventional Dinner.
Un gigantesco flash mob, o per meglio dire “long mob”, in cui è tutto rigorosamente bianco: l’abbigliamento, ma anche le sedie e i tavoli e, se possibile, persino il cibo. Tutto portato da casa per un evento gratuito, per partecipare bastava inviare una mail, giunto alla sua terza edizione.
Le regole? Vestirsi di bianco, portare tutto da casa e non lasciare rifiuti. Nessun costo di iscrizione, bandita la plastica per i piatti, i bicchieri e le posate e ovviamente tutto ciò che non fosse bianco. Anche per il cibo erano consigliati i “colori chiari”.
Alla base della cena in bianco c’è l’idea dell’imprenditrice Antonella Bentivoglio D’Afflitto, che nel 2012 in un mese di scambi di mail e post sui social network ha scelto di “vestire di bianco” Piazzetta Reale, dove si sono radunate più di duemila persone, diventate quasi ottomila persone l’anno scorso alla Tesoriera. Un evento che è diventato un’associazione no profit e un marchio registrato (Cena in Bianco Unconventional Dinner) che ha già alcuni affiliati a Milano, Bologna, Bari, Venezia e Padova.
(Foto tratta dal profilo Facebook Cena in bianco Torino)
