‘Ndrangheta, al via il maxi processo: 219 imputati | Bonaccini: “La Regione si costituirà parte civile”

di Redazione

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‘Ndrangheta, al via il maxi processo: 219 imputati | Bonaccini: “La Regione si costituirà parte civile”

| mercoledì 28 Ottobre 2015 - 08:50

Giornata storia per l’Emilia Romagna e la giustizia: al via il più grande processo contro la ‘ndrangheta mai tenuto nella regione. Stamattina l’udienza preliminare, davanti al Gup (e a porte chiuse) nell’ambito delle vicenda giudiziaria seguita alla maxi inchiesta ‘Aemilia’ coordinata dalla dda di Bologna.

Ad ospitare l’udienza, il padiglione numero 19 della fiera, in piazza della Costituzione a Bologna adibito, per l’occasione, ad aula ‘bunker’. Sono 219 gli imputati (di cui 40 detenuti in carcere ed alcuni ai domiciliari) per i quali la Procura felsinea ha chiesto il processo e le cui posizioni saranno al vaglio del Gup Francesca Zavaglia.

La lotta alle mafie e per la legalità è un pilastro delle politiche del nostro governo: non ci dovrebbe nemmeno essere una maglietta politica di appartenenza su questo, dovrebbe riguardare tutti coloro che hanno a cuore le istituzioni” ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a margine dell’udienza preliminare.

Una promessa mantenuta: “Abbiamo dimostrato che non scherzavamo affatto quando avevamo detto, seppur sia una cosa anomala, che avremmo messo noi gli investimenti che servivano per fare in modo che il processo si celebrasse in un luogo dell’Emilia-Romagna. Farlo a Bologna ha la sua centralità”.

“Sono qui per testimoniare la presenza della Regione, che peraltro si costituirà parte civile – spiega Bonaccini – Siamo i primi ad essere interessati che si proceda al meglio e ognuno per la propria parte, non entro nel merito ma ci auguriamo che possa essere dimostrato tutto quello che c’è da dimostrare”.

Bonaccini ha inoltre annunciato “una serie di misure che toccherà tutto il tema degli appalti e il sostegno all’associazionismo contro le mafie”. L’obiettivo è fare “tutto ciò che un’istituzione come l’Emilia-Romagna può mettere in campo in termini di contrasto e sostegno, a partire da norme sugli appalti più stringenti con la rinuncia definitiva al massimo ribasso nella p.a.”

 

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