Caramazza: “Affidate al Coni gli impianti sportivi”

di Redazione

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Caramazza: “Affidate al Coni gli impianti sportivi”

| martedì 13 Novembre 2012 - 15:04

Caramazza

PALERMO – Il suo obiettivo, su tutti, è quello di portare l’attività motoria nelle scuole primarie. “In questo modo i piccoli scolari siciliani potranno crescere in modo sano e i laureati in Scienze motorie trovare lavoro”.
Punta i riflettori, poi, sulla stretta sinergia tra mondo dell’istruzione, della sanità e dello sport. E, nello stesso tempo, mira a combattere, attraverso il movimento, le malattie dismetaboliche causate dalla sedentarietà, riconosciute dell’Assemblea delle Nazioni Unite nel 2011 emergenza sanitaria nel mondo. Da ex docente, il presidente del Coni Sicilia, Giovanni Caramazza, porta avanti il programma annunciato al momento del suo insediamento.

“I nostri bambini sono sempre meno attratti dallo sport – dice – e il sistema scolastico non ha ancora ben compreso la sua valenza sociale, presentando così lacune ed insufficienze nell’impiantistica e nell’accoglienza sportiva della disabilità: solo una palestra su cinque, ad esempio, ha eliminato le barriere architettoniche. Un’ora al giorno di attività motoria, inoltre, potrebbe diminuire di molto la percentuale di sovrappeso dei bambini”.
Da qui, la collaborazione tra Regione, ufficio Scolastico regionale e Coni: “Solo così – riprende – si potrà riaffermare il valore educativo dell’attività motoria attraverso lo sviluppo ed il potenziamento dello sport a scuola. Sarebbe sufficiente integrare i fondi messi a disposizione dal Coni e dal Miur per la realizzazione del progetto di “Alfabetizzazione Motoria” ed il fabbisogno finanziario ammonterebbe soltanto a 8 milioni di euro, consentendo al contempo di risparmiare parecchie centinaia di milioni di spese sanitarie”.
Il presidente del Coni siciliano parla poi di alleanza con i vari assessorati per elaborare progetti di educazione alla salute, prevenzione dei paramorfismi, potenziamento dello sport sociale per disabili e anziani, di quello all’aria aperta con percorsi per footing, trekking e passeggiate, cicloturismo, equitazione, nordic walking, arrampicata sportiva.
“La spesa imputabile a patologie legate all’obesità – spiega – al netto dei costi umani in termini di malattie, decessi e accorciamento della vita media e di quelli psicologici, in Sicilia è pari a 400 milioni di euro l’anno. E’opportuno ridurre le spese di gestione attraverso una legge che inviti gli enti locali ad affidare gli impianti sportivi al Coni e alle Federazioni. A tal proposito va precisato che la disponibilità degli impianti è una condizione necessaria, ma non sufficiente per la loro corretta fruizione, in quanto senza capacità organizzative e promozionali, questi sono destinati a restare sotto utilizzati se non, addirittura, inutilizzati, con problemi di manutenzione, conservazione, adeguamento e gestione”. Basti pensare a strutture inagibili come il Palazzetto dello Sport o il Velodromo. “La Regione potrebbe trasferire una parte dei fondi POR-FERS per la costruzione e la ristrutturazione degli impianti – suggerisce – con una seria politica di investimenti e di programmazione di interventi mirati all’adeguamento ed alla riqualificazione di quelli esistenti nonché alla realizzazione di nuove strutture”.
Fondamentale, poi, secondo Caramazza, realizzare aree per gli sport da spiaggia, dal beach volley, al soccer e basket, “che non presentino alcun impatto ambientale e che renderebbero attrattive, anche dal punto di vista turistico, molte coste della Regione oggi spesso degradate”.
Dulcis in fundo, nel suo programma Caramazza ha candidato Palermo a capitale europea dello sport per il 2017, un premio riconosciuto dall’Unione Europea.
“Sarà inserita in una rete di città europee a vocazione sportiva. Da questa candidatura, inoltre, potranno arrivare fondi finalizzati allo sviluppo dell’attività motoria e sportiva”.

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