“La crisi non ha azzerato la voglia di informazione”

di Redazione

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“La crisi non ha azzerato la voglia di informazione”

| martedì 13 Novembre 2012 - 18:02

arena-riccardo

L’apertura di un nuovo giornale è sempre un fatto positivo, soprattutto per chi vive di giornalismo e nel giornalismo. Ritengo dunque di poter esprimere, a nome di tutto il Consiglio e dell’intero Ordine dei giornalisti siciliani il benvenuto a Si24, che entra nella grande famiglia dell’informazione online della nostra Isola.

Il momento non è affatto facile. Difficoltà di ogni tipo gravano sulle testate giornalistiche: cartacee, radiotelevisive, via web fa poca differenza. È in crisi non solo il mondo dell’informazione ma anche il modo di fare informazione. Le difficoltà economiche si sommano a carenze sul piano dell’innovazione, mentre sempre nuovi strumenti di comunicazione si rendono indispensabili nella vita quotidiana, dagli ipad agli smartphone ai tablet. Anche i social network caratterizzano la nostra esistenza: se non sei su facebook o su twitter è come se non esistessi.

Non sono dunque affatto in crisi la voglia e il bisogno di informazione, né tutto si può spiegare sempre e solo con i problemi economici che costringono chiunque al risparmio. C’è piuttosto da trasformare e cavalcare la voglia della gente comune non solo di informarsi ma anche di partecipare al circuito informativo.

Al tempo stesso c’è anche bisogno di punti di riferimento, di regole che devono essere chiare, note a tutti e applicate con certezza. C’è da mettere al bando gli avventurieri e coloro che puntano al massimo risultato col minimo sforzo, magari sfruttando una forza lavoro animata da grande passione e considerata per questo particolarmente a buon mercato. Va garantito l’accesso alla professione giornalistica a chi effettivamente fa questo mestiere e viene regolarmente retribuito.

Il web oggi è un terreno su cui si misurano le libertà civili e la maturità delle società avanzate. In Italia, in virtù di sentenze della Cassazione e di recenti riforme legislative, sono stati riconosciuti margini di manovra amplissimi a chi si esprime sui blog e non ha per questo motivo necessità di costituire e registrare una testata in tribunale. In questo modo l’Ordine non ha la possibilità di intervenire, di verificare e imporre la qualità dell’informazione, né ha punti di riferimento rappresentati dai propri iscritti.

Siamo tutti per la libertà di espressione. Ci piace un po’ meno il Far West. In questo senso la scelta di registrare le testate online è impegnativa, sul piano deontologico e professionale, perché significa accettare e sottostare a regole che oggi potrebbero essere comodamente essere aggirate. È una sfida, insomma, che troverà l’Ordine sempre al fianco dei colleghi.
In bocca al lupo.

*Presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia

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