“Tutti in campo contro la recessione”

di Redazione

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“Tutti in campo contro la recessione”

| martedì 13 Novembre 2012 - 09:12

Helg-Roberto

PALERMO – Una crisi economica devastante che negli ultimi anni ha fatto registrare a Palermo la progressiva chiusura di nomi e marchi storici del commercio cittadino. È questa la triste realtà che rileviamo in questa città che avrebbe invece tutte le potenzialità per avere un’economia florida e caratterizzata una vivacità imprenditoriale.

 

È chiaro che tutto ha origine dalla crisi dei consumi che, esplosa a livello internazionale, non ha certo risparmiato la nostra città. Non si acquistano più i prodotti superflui, le spese riguardano solo il necessario perché oggi la necessità è sopravvivere.
Del resto nelle case ormai c’è di tutto e, del resto, la crisi dell’edilizia ha ulteriormente messo un freno ai consumi: non si costruiscono nuove case e quindi ci sono meno case da arredare e da qui un crollo dei consumi nei settori interessati.

Forse al mondo del commercio può essere ascritta anche qualche responsabilità per l’attuale situazione, e mi riferisco alla poca capacità di rinnovarsi, di seguire i movimenti del mercato, di non avere avuto la capacità di prevedere le proporzioni della crisi ai primi segnali.

 

Ma responsabilità le hanno anche le Istituzioni locali, alle quali noi chiediamo di lavorare insieme per lo sviluppo dell’economia della città.

Palermo ha bisogno di rilanciare il turismo, soprattutto congressuale, oltre che culturale ed enogastronomico, e per far ciò è fondamentale il Centro Congressi di cui da tanto tempo si parla. Lo hanno chiesto a gran voce anche i buyers internazionali che pochi giorni fa sono stati a Palermo ad un evento promosso dal Sicilian Convention Bureau.

Il Comune, poi, deve fare la sua parte velocizzando il rilascio delle autorizzazioni, ma anche Provincia e Regione hanno il loro ruolo, tra conferenze di servizi e uno snellimento della burocrazia, perché alcuni aspetti sono prettamente di competenza regionale.
Per fare un esempio, penso allo stadio di Zamparini, il cui iter sembra una storia senza fine.

C’è bisogno di una sinergia tra tutte le forze in campo per permettere alla nostra economia di ripartire e sfruttare appieno tutte le sue potenzialità, e perché ciò avvenga bisogna impegnarsi a mettere da parte gli individualismi per il bene della città.

 

*Presidente di Confcommercio Palermo

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